Appalti sanità, gli arresti e le perquisizioni in Lombardia
Cinquanta perquisizioni, una ventina di persone indagate, vari arresti tra cui alcuni manager ospedalieri e imprenditori
Scoperchiata una "ramificata rete di complicità nel mondo sanitario e istituzionale": queste le parole degli investigatori della Dia di Milano in merito agli arresti e alle perquisizioni di martedì 12 marzo. In pratica, una rete tra operatori della sanità (manager ospedalieri e imprenditori) e istituzioni politiche. L'indagine riguarda specificatamente la manutenzione delle apparecchiature di medicina e diagnostica negli ospedali della Lombardia.
In carcere, oltre all'ex direttore de La Padania Boriani e all'ex consigliere regionale Guarischi, anche Pier Luigi Sbardolini, direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera di Chiari (nel Bresciano), arrestato però per fatti riguardanti il periodo in cui lavorava al San Paolo di Milano. E poi Luigi Gianola, direttore generale dell'ospedale di Sondrio.
Arrestati anche tre imprenditori della famiglia Lo Presti, titolare della Hermex Italia, azienda con sede a Cinisello Balsamo che si occupa di fornitura di macchinari per gli ospedali. In tutto sono indagate circa venti persone e sono state eseguite circa cinquanta perquisizioni, di cui una in Svizzera attraverso una rogatoria.