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Politica

Sala verso la ricandidatura a sindaco di Milano: "Ma deciderò a settembre 2020"

Per ora si tratta solo di un'ipotesi: la decisione definitiva arriverà a settembre 2020

"La politica cambia talmente tanto velocemente che oggi potrei dire che posso essere la persona più adatta affinché il centrosinistra vinca a Milano. Tra un anno vediamo, perché gli scenari cambiano molto rapidamente". È la risposta del primo cittadino di Milano Giuseppe Sala ai giornalisti che nella giornata di mercoledì, a margine di un evento a Palazzo Marino, gli avevano chiesto se è vero che il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, pensi a lui come primo uomo del centrosinistra. Per il momento, comunque, Sala non ha preso nessuna decisione, deciderà a settembre 2020: " Valuterò energie, volontà e condizioni politiche, perché quelle sono importanti".

Una dichiarazione, quella di Sala, che ha il gusto della sfida per il vicepremier della Lega Matteo Salvini. Il giorno dopo le elezioni i sovranisti avevano dichiarato apertamente di aver messo nel proprio mirino la fascia tricolore di Palazzo Marino. E la strada per arrivare a Piazza della Scala, seppure più breve del 10%, è ancora lunga: la Lega a Milano ha raccolto il 27,39% contro il 36% del Pd. 

E il risultato delle europee è segno che il centrosinistra a Milano gode di ottima salute: "Certo non posso nascondere che sono contento dei risultati, che sono una riconferma non tanto della forza della sinistra, quanto di quello che a me sta molto a cuore, che è l’andare oltre all’idea che Sala è forte in centro e non in periferia — ha dichiarato il sindaco —. Stiamo guardando i dati in dettaglio e ci sono risultati straordinari in quartieri che vengono considerati molto a rischio per noi".

ll voto a Milano, quartiere per quartiere

La città non appare sovranista. In centro, la differenza tra Pd e Lega è ancora più netta: 42,52% contro 19,49%. Qui Forza Italia tiene meglio che negli altri quartieri (14,45%) mentre il Movimento 5 Stelle sprofonda (3,84%). Con +Europa (8,73%) e Europa Verde (2,64%) il centrosinistra ha la maggioranza assoluta dei voti.

In alcuni Municipi periferici il Pd va più in difficoltà pur rimanendo sempre il primo partito e l'unico a superare la soglia psicologica del 30% dei consensi. Solo 3 i punti percentuali tra Pd e Lega nel Municipio 9, mentre è di ben 18 punti (quasi come al Municipio 1) la distanza in Municipio 3. La Lega fa meglio (e il Pd peggio) anche nei Municipi 2, 7 e 8. 

Vediamo i risultati in dettaglio, Municipio per Municipio. Municipio 1 Pd 42,52 Lega 19,49 Municipio 2 Pd 33,17 Lega 29,97 Municipio 3 Pd 40,96 Lega 22,91 Municipio 4 Pd 36,66 Lega 27,41 Municipio 5 Pd 35,55 Lega 27,88 Municipio 6 Pd 36,28 Lega 27,62 Municipio 7 Pd 33,89 Lega 29,08 Municipio 8 Pd 33,95 Lega 29,62 Municipio 9 Pd 32,99 Lega 29,99

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