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Espulsa dall'Italia la "Femen" che ha contestato Berlusconi al seggio. Il pugno di ferro

La decisione del questore Cardona ratificata dal prefetto Lamorgese: "Gravi motivi di ordine e di sicurezza pubblica"

Pugno di ferro delle autorità milanesi contro la "Femen" che ha contestato Silvio Berlusconi nel seggio elettorale di via Scrosati a Milano (zona Bande Nere) "spuntando" da dietro il tavolo del presidente di seggio e balzando in piedi a seno nudo urlando all'ex presidente del consiglio (non candidato) di essere "scaduto".

La donna (una francese del 1988) è stata allontanata dall'Italia con divieto di reingresso nel nostro Paese per cinque anni. Il provvedimento è stato proposto nella serata di domenica dal questore di Milano Marcello Cardona e accolto dal prefetto di Milano Luciana Lamorgese.

Bloccata nell'immediatezza dalla polizia e portata in commissariato, era stata sulle prime denunciata per avere "cagionato disordini all'interno della sede del seggio" e per resistenza a pubblico ufficiale.

Il successivo provvedimento di allontanamento è stato preso in base all'art. 20 del decreto legislativo del 2007 che disciplina la libera circolazione e il soggiorno di cittadini comunitari all'interno del territorio italiano. Al comma 4 si legge che i cittadini dell'Ue che hanno acquisito il diritto di soggiorno permanente "possono essere allontanati solo per gravi motivi di ordine e di sicurezza pubblica".

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