Le biblioteche saranno di competenza regionale. Un milione in tre anni a quelle milanesi
La legge regionale è passata con il voto favorevole della maggioranza di centrodestra e delle opposizioni di centrosinistra. Astensione dei 5 Stelle
Oltre un milione di euro in tre anni per le biblioteche della Città Metropolitana di Milano: li ha stanziati la Regione Lombardia con un'apposita legge sullo sviluppo dei sistemi bibliotecari. Il denaro servirà a informatizzare la catalogazione dei libri, innovare i servizi per i cittadini, promuovere la lettura tra i giovani e sviluppare l'accessibilità per le persone disabili.
Il provvedimento viene difeso da Fabrizio Cecchetti, vice presidente leghista del consiglio regionale e relatore del progetto di legge, che lo motiva spiegando che la Città Metropolitana è rimasta senza risorse, o quasi, per determinati servizi. La legge ha avuto 51 voti a favore e 8 astenuti. E il suo collega di partito Massimo Garavaglia, assessore al bilancio, ha specificato che la regione «ha messo un tappo ai buchi pregressi della Provincia e della Città Metropolitana» e si è augurato che le biblioteche diventino «un hub per altre funzioni come la promozione turistica».
La legge porta la competenza delle biblioteche dei 44 sistemi bibliotecari di Milano e della sua Città Metropolitana alla Regione, che si dice pronta a farsi carico della competenza sui servizi bibliotecari anche delle altre Province. «Finalmente si chiariscono le competenze e si definiscono le risorse per il funzionamento delle biblioteche», commenta soddisfatto Fabio Pizzul del Partito Democratico (i cui esponenti hanno votato a favore), riferendo che l'aula consiliare ha accolto due ordini del giorno del Pd: uno per assicurare i finanziamenti anche nel 2018 e 2019, l'altro per attivare tavoli di confronto con le altre Province della Lombardia.
Si è astenuto il Movimento 5 Stelle. «Dopo anni di tagli siamo favorevoli al rilancio dei sistemi bibliotecari: la cultura è una risorsa strategica fondamentale per lo sviluppo», argomenta il consigliere regionale Andrea Fiasconaro. «Purtroppo resta aperto - prosegue - il nodo delle risorse, di qui la nostra astensione». L'aula ha comunque approvato un ordine del giorno dei pentastellati che impegna a riallocare in capo alla Regione le funzioni ammistrative delle politiche culturali per le biblioteche di tutte le province lombarde.