Boni, Pd e Idv: "Dimissioni e subito al voto"
Reazioni del mondo politico alla notizia dell'avviso di garanzia al presidente del consiglio regionale, il leghista Davide Boni
Il mondo politico reagisce all'avviso di garanzia recapitato al presidente del consiglio regionale Davide Boni, per un presunto giro di tangenti. Tantissimi i messaggi di solidarietà per Boni sulla sua bacheca Facebook personale.
Per il suo compagno di partito Matteo Salvini, "certe cose i leghisti non le fanno". L'eurodeputato è certo che Boni possa provare la sua estraneità ai fatti. E Paolo Valentini, capogruppo del Pdl, preferisce attendere l'esito delle indagini: "Noi non chiediamo nulla, come negli altri casi".
Di tutt'altro avviso il Partito democratico: Luca Gaffuri, capogruppo del Pd al Pirellone, afferma: "Da subito le dimissioni di Boni e al più presto al voto". E Stefano Zamponi, capogruppo dell'Italia dei valori, è sulla stessa linea: "Questo consiglio regionale non è più credibile, va sciolto immediatamente". E aggiunge: "Il verde padano esce macchiato da un'accusa gravissima nei confronti di un esponente nazionale di spicco". Gabriele Sola, consigliere Idv, precisa: "Ci aspettiamo le dimissioni di Boni oggi stesso".
E' intervenuto nel tardo pomeriggio anche il governatore Roberto Formigoni: "Mi auguro - ha dichiarato - che Davide Boni riesca presto a dimostrare la sua totale estraneità. Seguiremo l'evolversi della vicenda, ma vale il principio della presunzione di innocenza fino a giudizio emesso".
Il capogruppo Udc Gianmarco Quadrini concorda sulle dimissioni: "Spero che Boni lasci presto la presidenza". Ma chiede poi che la legislatura sia portata in fondo: "Il consiglio ha tanti importanti progetti, è giusto ragionare su intese diverse". E Giuseppe Valditara, senatore e coordinatore lombardo di Fli, argomenta: "Bisogna fare pulizia fino in fondo. Cadono anche i santuari della presunta incorruttibilità leghista".
