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Umberto Bossi indagato per truffa insieme ai figli

Si ipotizza truffa ai danni dello Stato per il "senatur", appropriazione indebita per i figli Renzo e Riccardo e peculato per il senatore Stiffoni. La Dagrada: "Bossi firmava i rendiconti"

Il leader della Lega Umberto Bossi è indagato dalla procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta sui fondi del partito. Insieme a lui risultano sotto indagine anche i figli Renzo e Riccardo.

L'accusa per il "senatur" è truffa ai danni dello Stato, in concorso con Francesco Belsito, ex tesoriere del movimento. Secondo gli inquirenti, tutto è incentrato su un rendiconto infedele circa i rimborsi elettorali, presentato nell'agosto 2011. Ma anche dichiarazioni rese dallo stesso Belsito e da Nadia Dagrada, la responsabile amministrativa del partito.

In particolare, la Dagrada avrebbe riferito ai magistrati che "Umberto Bossi firmava i rendiconti".

Quanto ai due figli Renzo e Riccardo, sono indagati per appropriazione indebita in relazione alle loro spese personali: secondo i pm, sarebbero state pagate con fondi elettorali del partito. Di questa accusa Renzo e Riccardo bossi rispondono in concorso con Belsito.

E indagato è anche il senatore Piergiorgio Stiffoni. A lui viene contestato il reato di peculato: il sospetto è che abbia usato i fondi destinati al Senato a fini personali.

 

 

 

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