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La Lega contro i car sharing: "Lobby delle strisce blu"

Il consigliere Lepore contro la possibilità di entrare gratis in Area C e parcheggiare liberamente: "Il comune affossa il car sharing di Atm". Che però gode degli stessi privilegi

Quasi tutti hanno salutato l'arrivo degli operatori privati di car sharing come un fatto positivo. Prima Car2go con le Smart bianche, poi Enjoy con le 500 rosse: concorrenza sui prezzi, facilità di prelievo e restituzione (non si è legati ai parcheggi "fissi"), conseguente boom di iscritti e fruitori. Per chi guida un'auto in car sharing vi sono alcuni vantaggi: l'ingresso gratuito in Area C e il parcheggio gratuito sulle strisce gialle e blu, ad esempio.

Vantaggi che in realtà sono costi pagati al comune dal gestore. 1.100 euro all'anno ad auto, per la precisione. Il comune quindi non solo non spende per questo servizio di car sharing, ma ci "guadagna", seppure con un forte sconto.

Il perché di questo "benefit" se lo chiede Luca Lepore, consigliere comunale della Lega Nord, che ha chiesto che se ne occupi una seduta della commissione mobilità. Lepore fa notare che il comune, contemporaneamente, penalizza i fruitori "normali" delle strisce blu (aumentando la tariffa in centro dopo la terza ora, anche se il Tar ha sospeso la delibera), e concede appunto forti sconti ai due gestori privati di car sharing: "Mentre i milanesi si trovano l'aumento delle tariffe, altri parcheggiano gratis", commenta il consigliere leghista facendo notare che simili benefit ai gestori privati corrono anche il rischio di "affossare GuidaMi, il car sharing pubblico gestito da Atm".

In realtà, però, anche il car sharing GuidaMi di Atm gode dell'accesso gratuito in Area C e del parcheggio gratuito sulle strisce gialle e blu. Ci sarebbe quindi da chiedersi se "l'affossamento" non sia determinato da altri fattori, come la maggior facilità d'uso visto che non si è legati ai parcheggi "fissi".

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