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Case ai rom, accordo Moratti - Lombardi: soluzioni “diverse” per le 11 famiglie

Le case popolari non verranno assegnate alle 11 famiglie rom. Si rispetta l'accordo preso in Prefettura lunedì scorso. Il Pd: una commedia

Accordo raggiunto fra sindaco e prefetto sulla questione delle case popolari ai rom. Contrariamente a quanto annunciato ieri, alle 11 famiglie non verranno consegnati gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Ci si atterrà, invece, al piano emergenza rom discusso e modificato lunedì scorso in Prefettura, alla presenza del ministro dell'Interno Maroni. "Tutto è bene quel che finisce bene - ha detto il vicesindaco De Corato -. Le parole del sindaco Letizia Moratti, che ha concordato con il Prefetto Gian Valerio Lombardi soluzioni alternative anche per le 10 famiglie nomadi in questione, mettono fine, come sempre, alle polemiche".

Ma il Pd, ieri sera, aveva fatto sentire la propria voce, gettando benzina sul fuoco. "Siamo oltre la sceneggiata elettorale - ha commentato il vicepresidente del Consiglio regionale Filippo Penati (Pd) - Maroni si è prestato lunedì alla sparata delle 'zero case ai rom' per accondiscendere al bisogno di propaganda di Moratti, De Corato e Salvini. E il prefetto si è prestato a recitare la commedia ben sapendo che non avrebbe mai potuto fare quello che diceva".

Oggi è il vicesindaco De Corato, ad accordo raggiunto, a rilasciare la propria dichiarazione: "Ora è opportuno mettere in soffitta personalismi e infruttuose polemiche. E guardare all'obiettivo che si fa più vicino, quello dello smantellamento del campo di Triboniano. Area, non va dimenticato, che ha determinato non pochi problemi di sicurezza". Per le 11 famiglie rom, è stato detto, si troverà l'ennesima "soluzione alternativa".

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