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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Riapertura dei Cie: a Milano il centrosinistra è diviso

Sì da Sala e Rozza, no da Majorino. Fa discutere la proposta del ministro dell'interno Minniti

Fa discutere, anche a Milano, il rilancio dei Cie (Centri di identificazione ed espulsione), proposto dal nuovo ministro dell'interno Marco Minniti. Molti di questi centri (tra cui via Corelli a Milano) erano stati chiusi perché, a causa dei lunghi tempi d'attesa per le procedure, spesso finivano con il trasformarsi in "carceri" dove gli immigrati in attesa di identificazione o di espulsione venivano rinchiusi anche per mesi.

Il ministro ha già stabilito di aprirne uno per ogni regione d'Italia. La reazione è stata favorevole all'interno dello schieramento di centrodestra, mentre ha "diviso" il mondo del centrosinistra. Non si è detto contrario il sindaco di Milano Giuseppe Sala, così come Carmela Rozza (Pd), assessore alla sicurezza e polizia locale, secondo cui "la questione posta dal ministro è giustissima". Per la Rozza, attualmente un extracomunitario a cui non viene riconosciuto il diritto di soggiorno riceve un foglio di via che, nella maggior parte dei casi, resta lettera morta. "Ci deve essere un luogo dove le persone che non hanno diritto a rimanere nel nostro territorio vengano allocate in attesa del trasferimento, luoghi dove si organizza il viaggio", conclude l'assessore alla sicurezza.

Diversa l'opinione, per restare dentro la giunta meneghina, dell'assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino (Pd), secondo cui "i Cie sono stati un ibrido pericoloso dove persone con tutti i diritti e persone in attesa di rimpatrio sono state 'piazzate' spesso per mesi". L'assessore puntualizza che "l'efficacia delle espulsioni è parte integrante della buona accoglienza", ma per far questo occorre anzitutto "appurare in tempi brevi chi può rimanere e chi no, oggi si arriva pure a diciotto mesi". Dunque, per Majorino, no ai Cie ma sì a "strutture funzionali al rimpatrio per quarantotto ore", in cui collocare solo coloro che si è già certi debbano essere rimpatriati. 

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