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Comunali 2011, Matteo Salvini: “Nessun nome leghista per Palazzo Marino. Anche se Bossi...” 

Il capogruppo leghista al Consiglio Comunale di Milano non si sbilancia in merito alla possibile candidatura di un esponente del Carroccio come prossimo sindaco della città. Un voto al mandato della Moratti? "Le darei un 6 ½"

Bocche cucite in via Bellerio sul nome del possibile candidato leghista alla poltrona di primo cittadino a Palazzo Marino per il 2011. Ma il risultato ottenuto dal Carroccio nel Comune di Milano alle ultime regionali (quasi il doppio dei voti raccolti rispetto alla precedente tornata elettorale del 2005) certo non può lasciare indifferente gli alleati del Pdl. Ne abbiamo parlato con Matteo Salvini, capogruppo al Consiglio Comunale.


Il risultato della Lega a Milano alle ultime regionali ha ridefinito in qualche modo gli equilibri all'interno della coalizione di centro destra, soprattutto in ottica amministrative 2011?


Indubbiamente questo risultato, storico per la Lega, qualche significato politico ce l'ha. Ma è troppo presto per avanzare richieste su poltrone o assessorati a Milano, visto che manca ancora un anno alle elezioni comunali. Stiamo già governando Regione, Province e Comuni importanti. Se ne discuterà più avanti e saremo pronti a sostenere il candidato prescelto dalla coalizione, che si chiami Letizia Moratti o abbia un altro nome. Il futuro sindaco potrebbe essere del Pdl e il vicesindaco leghista, ma anche il contrario. Chi vivrà, vedrà.


Umberto Bossi ha fatto il suo nome come prossimo primo cittadino di Milano. Matteo Salvini sta studiando da sindaco?


No, mi accontento di essere consigliere comunale, ho già fin troppo da fare in questo momento. Stiamo attualmente definendo le linee guida del nostro programma politico per la città. Una dozzina di gruppi di lavoro, che comprendono architetti, urbanisti, economisti sono già all'opera per studiare al meglio le proposte da presentare alla comunità. E speriamo che il progetto venga apprezzato dai nostri cittadini ed elettori.


In che cosa si caratterizzerà?


Vogliamo dedicare più attenzione ai problemi piccoli e reali della gente, rendere Milano più normale e il Comune più efficiente, senza dimenticare grandi progetti come la riqualificazione dei Navigli o la chiusura del centro al traffico. Vogliamo garantire piena sicurezza ai nostri cittadini, senza più accampamenti abusivi o clandestini in giro per le nostre strade. Abbiamo un anno per studiare bene il tutto.


Quali altri esponenti del Carroccio vedrebbe bene sulla poltrona di Palazzo Marino? Umberto Bossi per esempio?


Non me la sento di fare nomi, per non fare torto a nessuno, anche se credo ci siano persone valide e competenti per questo ruolo all'interno del partito. Certo, se venisse proposta la figura di Umberto Bossi come sindaco di Milano, la cosa non mi dispiacerebbe: il suo nome rappresenta una sicura garanzia di qualità per il capoluogo lombardo.


E sul mandato dell'attuale sindaco di Milano, Letizia Moratti, che voto darebbe?


La darei un 6 ½. Ci vuole più attenzione al quotidiano, uno slancio vitale maggiore per questa città. Ma credo comunque che la Moratti abbia ancora tutto il tempo per recuperare la piena fiducia degli elettori. Anche tre o quattro assessori non sempre hanno dato il meglio di loro in questo mandato, visto che buona parte dei cittadini non sapeva nemmeno l'esistenza delle loro cariche. Ma la Legge Calderoli, che snellisce e ridisegna la struttura degli enti locali, aiuterà a rendere più efficiente la prossima giunta comunale. Ne riparleremo tra un anno.

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