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Comunali, la Lega guarda a Milano: “Illudersi che i milanesi siano contenti è sbagliato”

Le regionali, in Lombardia, hanno promosso la lega con il 14,5% dei consensi. Nel 2005 il Carroccio totalizzò il 7,4%. Salvini (LN): “"I milanesi che ci hanno votato ci hanno dato un risultato storico. A noi ora interessa solo lavorare bene in Comune”

Non si sono ancora spenti i riflettori sulle elezioni regionali che già si accendono i toni sulle comunali in programma l'anno prossimo a Milano per rieleggere il primo cittadino. Il Pdl, qualche giorno fa, aveva comunicato di voler ricandidare Letizia Moratti, ma la Lega sembra non gradire e fa capire di volere Palazzo Marino per sé.

Salvini
“Illudersi che i milanesi siano contenti mi sembra sbagliato”, ha detto ieri il consigliere comunale della Lega, Matteo Salvini. Il leader del Carroccio, Umberto Bossi, aveva fatto il suo nome come possibile candidato alla poltrona di sindaco. Salvini risponde con modestia e lancia un monito all'attuale sindaco: “Di fronte al nome di Bossi qualunque leghista si ferma e ascolta. Se fossi nei panni della Moratti ascolterei”.

Ma da più parti, per la poltrona, si fa direttamente il nome di Umberto Bossi, in quello che potrebbe diventare il tormentone dei prossimi mesi, fino alla campagna elettorale di Milano. All'indomani del voto delle regionali, si fanno le prime stime: il capoluogo lombardo ha premiato il Carroccio con il 14,5% dei consensi. Un risultato che è quasi il doppio rispetto al 7,4% totalizzato nelle regionali del 2005, sempre per quanto riguarda Milano, e superiore anche al dato delle europee 2009 (11,8%).

Bossi
Sulla possibile candidatura diretta di Bossi, si esprime anche Marco Formentini, unico leghista ad aver calcato, da sindaco, i piani di Palazzo Marino: “E' legittimo che Bossi ponga la sua candidatura a sindaco perché Milano è un obiettivo normale per chi vuole raggiungere l'egemonia nel Nord Italia”. E di egemonia del centrodestra si parlerebbe, anche alla luce dei dati elettorali regionali. Al centrosinistra è rimasta solo l'Italia centrale e due “enclave” nel mare azzurro: la Liguria al nord e la Puglia di Vendola al sud.

A smorzare i toni, però, ci pensa il ministro della Difesa Ignazio La Russa: “Sicuramente quello che rilevo è che a Milano il Pdl è largamente il partito maggioritario”, ha detto, come ad intendere che il prossimo sindaco sarà ancora targato Popolo delle Libertà. La Russa, però, a scanso di equivoci, mette le cose in chiaro con chi cerca di seminare zizzania: “Con la Lega non litigheremo, non ci provate”. Da qui ad un anno, ne riparleremo, ha concluso, riferendosi ad una possibile candidatura leghista a Palazzo Marino.

La Russa
Dà manforte al collega La Russa, anche il presidente della Provincia Guido Podestà: “La candidatura di Umberto Bossi è naturalmente molto forte, ma resto convinto che il nostro sindaco Letizia Moratti sarà sindaco a Milano anche dopo il 2011”. Perchè a Milano il Pdl si è dimostrato il partito con più consensi, sottintende. Ma parlare di candidature a Palazzo Marino non è una priorità di questi giorni: “C'é ancora molto tempo per le elezioni a Milano  - ha concluso Podestà - per questo sono rimasto sorpreso delle affermazioni di Bossi, anche perché credo che il suo ruolo da ministro delle Riforme per l'attuazione del federalismo sia importantissimo”. Come a dire: non preoccupiamoci, il pericolo non è vicino.

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