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Consiglio, Maran: "Atm, sì all'aumento ma gli abbonamenti saranno più convenienti"

Ieri in consiglio la relazione dell'assessore alla mobilità e all'ambiente dopo l'esito dei referendum, chiesta dal centrodestra. Sì bipartisan alle quote rosa nei cda, ma Calise: "L'unico criterio è il merito"

Il punto cardine della seduta di ieri del consiglio comunale è stato l'intervento dell'assessore alla mobilità e all'ambiente Pierfrancesco Maran a riguardo delle politiche da adottare per dare concretezza al risultato dei referendum comunali. Un punto all'ordine del giorno che era stato chiesto dal centrodestra fin dalla prima seduta dell'era-Pisapia, e a cui è stato dato esito ieri solo a metà.

Il primo atto è stata l'elezione dell'ultimo membro della commissione di esperti per la nomina dei rappresentanti del comune in enti, aziende e società a partecipazione comunale. Il consiglio comunale ha scelto Andrea Di Stefano, direttore del mensile economico "Valori", che si aggiunge a Laura Hoesch, Giovanni Deodato, Enzo Balboni ed Emanuele Ferrari, scelti dall'aula lunedì scorso.

Si è poi votato un ordine del giorno (primo firmatario Letizia Moratti) che chiede una "quota rosa" del 50% di donne nei cda degli enti e società partecipate, e anche che la metà delle nomine provenga dalla società civile. Il "sì" è stato bipartisan, con la sola astensione del presidente del consiglio Basilio Rizzo e del consigliere Mattia Calise (Movimento 5 Stelle). Ha detto Calise: "Per noi le pari opportunità sono svilite dalle quote rosa, l'unico criterio per noi è il merito". Unico voto contrario quello di Marco Cappato (Radicali): "Non è serio affrontare così il problema - ha spiegato - visto che oggi la quota femminile sarà del 5%, significa che per anni occorrerà nominare soltanto donne. E i transessuali in che quota li mettiamo?". Anita Sonego (Federazione della Sinistra) ha invece espresso la preoccupazione che l'odg sia una serie di "belle parole strumentali", e la necessità che questi temi passino attraverso l'apposita commissione pari opportunità del consiglio comunale (da lei presieduta).

Sono stati nominati i membri delle commissioni che si occuperanno dell'Ortomercato. Saranno tre (due di maggioranza e uno di opposizione) per ogni commissione. Ecco i nomi. Mercato ittico: Pantaleo (Pd), De Corato (Pdl), De Censi (Pd). Mercato avicunicolo: De Lisi (Pd), Buscemi (Pd), Tatarella (Pdl). Mercato delle carni: Sonego (Fds), Morelli (Lega), Gibillini (Sel). Mercato dei fiori e delle piante: Moioli (Milano al centro), Comotti (Pd), Strada (Civica x Pisapia). Mercato ortofrutticolo: Ghezzi (Pd), Gentili (Pd), Mascaretti (Pdl).

E infine la parte centrale della seduta, quella sui referendum, aperta da una fitta relazione dell'assessore Maran, che ha promesso di rinunire in una sola tessera i servizi di Atm, bike sharing e car sharing, di trovare soldi per i parcheggi di corrispondenza delle fermate periferiche di M4 e M5 e di risolvere il fatto che oggi la 90-91 impiega 120 minuti, quanto il Frecciarossa da Milano a Firenze, per fare il giro della città.

Tema caldo, il biglietto di Atm. Maran ha confermato che si procederà "probabilmente" all'aumento, ricordando che la giunta Moratti l'aveva indirettamente già previsto, ma ha spiegato che si punterà a un maggior numero di abbonamenti, che risulteranno "ancora più convenienti".

Maran ha annunciato poi un piano investimenti su piste ciclabili e rastrelliere per le biciclette di circa 150mila euro da incominciare entro l'anno e ha confermato la priorità, per i vigili, di tutelare le piste ciclabili esistenti multando gli automobilisti che parcheggiano sopra di esse. Ha poi annunciato l'estensione del Radiobus di quartiere notturno in periferia. Ha definito "difficile" rispettare uno dei quesiti referendari, che chiede di portare a mille le auto elettriche per il car sharing entro il 2012, visto che oggi sono appena sei, ma confida nelle potenzialità di crescita di questo strumento, "soprattutto se verrà usato anche da grandi aziende".

"Riconosciamo - ha proseguito parlando di ecopass - alla Moratti di essere stata la prima a prendere un provvedimento che avesse come obiettivo la riduzione del traffico. Ora vogliamo discutere dopo l'estate con tutti i soggetti interessati in città. Decideremo cosa fare di ecopass entro il 30 ottobre e le nuove modalità saranno operative l'1 gennaio".

Una piccola "frenata", infine, sulla riapertura del sistema dei navigli, oggi in gran parte coperti. "Non è un caso - ha detto Maran - che anche i referendari l'abbiano indicato come l'ultimo quesito, il quinto. Ma quello che ci è enormemente caro è la situazione della darsena, oggi simbolo di degrado, domani di rinascita. Abbiamo già concordato con Amsa interventi per pulirla, ma il tema è quando potremo renderla bella. Posto che noi non avremmo mai fatto un parcheggio sotterraneo lì, la causa in corso non ci aiuta a fare progetti, ma siamo senz'altro determinati a restituire la darsena ai milanesi appena possibile".

La discussione sui referendum era stata chiesta dall'opposizione, ma dopo la relazione di Maran, dato che ci si avvicinava alle 20.30, il Pdl ha preferito chiedere una riunione della conferenza dei capigruppo (alla quale Carmela Rozza, del Pd, si è dichiarata indisponibile) per calendarizzare la fine del dibattito a giovedì. "Ma giovedì è prevista l'approvazione dell'accordo di programma su expo - spiega la Rozza - e questo per noi è prioritario. Sui referendum oggi si insedierà una commissione apposita, quindi la maggioranza è disponibile a discuterne sia in quella sede sia in consiglio comunale a settembre, quando la giunta avrà dati economici più concreti".

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