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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Consiglio comunale, chiusura anzitempo. Sì alle linee programmatiche

Dopo il voto sulle linee programmatiche di Pisapia, Pdl e Lega chiedono consiglio straordinario sui referendum cittadini. Richiesta rigettata. Rozza (Pd): "Se si decide qualcosa in riunione capigruppo va rispettata"

Il secondo consiglio comunale dell'era Pisapia si è chiuso anzitempo (senza discutere un ordine del giorno) con una piccola polemica tra il Pd e l'opposizione di centro-destra. Si trattava in realtà della continuazione della prima seduta.

Si doveva infatti arrivare alla votazione delle linee programmatiche presentate lunedì scorso dal sindaco. Mancava il grande pubblico, mancava la sensazione della novità, mancava insomma un po' di quell'entusiasmo a cui ci eravamo ormai abituati. I lavori sono scivolati senza grandi scintille, tranne nel finale. Un'atmosfera tutto sommato cordiale, fatte salve le distinzioni di idee e programmi e qualche precisazione, come quando la Moratti ha fatto notare che la previsione di quanto si incasserebbe vendendo le azioni di Serravalle erano state scritte ("Una società esterna ha dato una forchetta da 161 a 201 milioni, noi abbiamo scritto 170"). Pisapia, in chiusura di consiglio, ha voluto correggersi: "Dopo l'appunto di Letizia Moratti la ragioneria mi ha informato che la valutazione su Serravalle c'è. Riconosco questa mia inconsapevolezza.".

Votata con esito scontato la delibera sulle linee programmatiche di Pisapia, è stato votato anche l'ordine del giorno presentato dal radicale Marco Cappato sui referendum ambientali. Una semplice dichiarazione d'intenti che chiede alla giunta di impegnarsi a prendere atto dell'esito dei cinque quesiti. La votazione di questo o.d.g. era stata concordata in riunione dei capigruppo, ma il consigliere Riccardo De Corato (Pdl) ha voluto chiedere una sospensiva e l'indizione di un consiglio comunale straordinario: "La giunta - ha spiegato - deve dirci molte cose, perché non è che si scoperchiano i Navigli o si pianta una quantità enorme di alberi da un giorno all'altro. Occorre che se ne ragioni più a lungo, anche in rispetto ai milanesi che hanno votato i referendum".

Piccata la replica nel metodo di Carmela Rozza (capogruppo Pd): "Abbiamo deciso una cosa in riunione di capigruppo e adesso sembra che non conti niente". Più nel merito quella di Marco Cappato: "Siamo assolutamente d'accordo che se ne parli in futuro, questo o.d.g. vuole solo impegnare la giunta".

Bocciata la sospensiva e approvato l'o.d.g., la Rozza ha chiesto un voto sulla chiusura della seduta. Mancava ancora un ordine del giorno del Pdl su questioni tecniche legate ai consiglieri di zona, che Gallera (capogruppo del Pdl) ha cercato di spiegare ("Aspettano risposte, ci sono stati pronunciamenti giudiziari e non possiamo non dargliele"). Niente da fare: gran parte della maggioranza (con la significativa astensione di Sel e Fds) ha votato per chiudere la seduta.


 

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