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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Consulenze della Regione: 98 collaboratori, ecco i casi più particolari

Spulciando tra i curricula e gli incarichi dei collaboratori emerge qualche "stranezza". Tutto lecito e legale, ma c'è da chiedersi se tutti abbiano le competenze per i lavori che devono svolgere

Consulenti e collaboratori in regione: sono ben 98, contro i 60 dell'amministrazione Formigoni. Hanno i più svariati incarichi, ben pagati. Ma talvolta - almeno in apparenza - il loro curriculum non presenta specifiche competenze. Lo segnala Repubblica, ma è tutto online sul sito istituzionale, alla voce "amministrazione trasparente" e poi "consulenti e collaboratori".

Da una parte c'è il numero assoluto, che sembra piuttosto elevato. Dall'altra c'è appunto la questione delle competenze. Le persone scelte sono davvero brave in ciò che vengono chiamate a fare? Sicuramente nella maggior parte dei casi sarà così, ma non manca qualche sorpresa. C'è per esempio l'ex direttore responsabile di un ristorante che - per 33 mila euro - deve occuparsi della parte grafica e della piattaforma social network per implementare il sito web regionale.

C'è il diplomato in ragioneria, già commesso in un supermercato e (forse soprattutto: pensar male viene immediato) responsabile organizzativo della Lega Nord in Toscana che deve svolgere una generica attività di documentazione e poi gestire "l'utenza di riferimento" in tema di caccia, per un totale di 60 mila euro.

C'è l'ex vicesindaco Pdl di Soresina (Cremona) che deve occuparsi, per 24 mila euro, di razionalizzare le spese delle case di riposo.

C'è la laureata in lingue (classe 1991) che per 24 mila euro all'anno si occupa di "analisi dei dati relativi alla figura dell'agricoltore attivo lombardo".

C'è l'esperto di antiterrorismo che, sempre per 24 mila euro all'anno, contrasta le frodi nella filiera agricola.

C'è un 22enne, collaboratore da anni di Mario Mantovani (vice presidente della regione), che per 16 mila euro analizza i costi della spesa farmaceutica.

C'è l'ex baby sitter e insegnante d'inglese (ma anche "impiegata in una segreteria politica bresciana") che per 20 mila euro si occupa di un progetto sperimentale idrogeologico.

E si potrebbe proseguire. Repubblica cita qualche altro esempio. La legge consente tutto questo, quindi niente di illecito. Sicuramente rare eccezioni sulla "massa" delle 98 consulenze. E magari eccezioni che, scavando, rivelerebbero competenze inaspettate leggendo i curriculum. Sicuramente è così: perché dubitarne?

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