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Martedì, 23 Aprile 2024
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Convegno di estrema destra sulla Siria, c'è anche Mauro (Ap): polemiche

Criticata la presenza del senatore di maggioranza. Il convegno sostiene la dittatura di Assad contro il «doppiogiochismo di Ue, Usa e Nato»

Pioggia di polemiche sul convegno dell'Alliance for Peace and Freedom, il partito pan-europeo di estrema destra di cui fa parte anche Forza Nuova, che si terrà a Milano il 24 gennaio sulla situazione in Siria. Vari i fronti della discordia. Il primo parlava di una sala in regione Lombardia, prenotata da Maria Teresa Baldini, consigliera di maggioranza, eletta con la lista "Maroni Presidente" e poi trasmigrata al gruppo misto ("Fuxia People"). 

«Non ho prenotato nessuna sala in regione», ha smentito Baldini, che però sostiene il convegno e ne parla come di un modo per «far luce sulla situazione critica del popolo siriano». Baldini ne ha anche approfittato per attaccare il governo Renzi: «La dittatura - ha aggiunto - è oggi quella economica, mentre ci troviamo governati da persone non elette dal popolo. Una situazione paradossale: siamo messi peggio dei tempi di Mussolini, che fu legittimamente investito dal Re».

Sta di fatto che la sede del convegno non è ancora stata resa nota. Invece si sa già chi partecipa. Oltre a Roberto Fiore, leader nazionale di Forza Nuova, e alla Baldini, ci saranno Nick Griffin (ex eurodeputato del British National Party), Nabil Al Malazi (presidente del Syrian Club Polonia), Gian Micalessin (giornalista de Il Giornale) e Mario Mauro (già eurodeputato di Forza Italia, ora presidente del partito di maggioranza Popolari per l'Italia e senatore). 

E proprio la presenza di Mauro al convegno fa scatenare un'altra polemica. «Sarebbe gravissimo e paradossale se, dopo averci dato lezioni di democrazia, diritti e libertà nella discussione di questi mesi sulla riforma costituzionale che ha definito liberticida, Mauro partecipasse ad un incontro con chi è per definizione antidemocratico e nega i diritti alle minoranze di qualunque natura», ha dichiarato Franco Mirabelli, senatore del Partito democratico.

Il fatto che un importante parlamentare della maggioranza governativa partecipi al convegno desta anche un altro interrogativo: come può un senatore di maggioranza approvare la tesi principale che scaturirà dal convegno stesso, ovvero il sostegno al dittatore siriano Assad e al suo alleanto Putin? «Denunceremo il lassismo e il doppiogiochismo di Usa, Nato e Ue nella gestione della questione siriana e nella lotta all'Isis. Sono attesi ospiti dalla Russia e dalla Siria», si legge infatti sul sito milanese di Forza Nuova. Una posizione decisamente opposta a quella del governo italiano, che non è affatto doppiogiochista sull'Isis ma non cede di un passo nel denunciare la violazione dei diritti umani da parte di Assad, che resta il principale responsabile della «situazione critica del popolo siriano» evocata dalla Baldini.

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