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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Gli insulti antisemiti di Corsaro a Fiano su Facebook

Protagonisti i due deputati milanesi

L'attacco è di quelli pesanti, pesantissimi. E, come sempre più spesso, avviene a mezzo Facebook. I protagonisti sono due parlamentari milanesi, Massimo Corsaro ed Emanuele Fiano. Il primo, dopo una vita in Alleanza Nazionale, eletto nel 2008 nel Pdl e nel 2013 con Fratelli d'Italia, nel 2015 ha aderito ai Conservatori Riformisti di Raffaele Fitto (ora Direzione Italia). Il secondo è una figura di primo piano del Partito Democratico ed è l'autore del progetto di legge sull'apologia di fascismo che tanto fa discutere proprio in questi giorni.

«Che poi, le sopracciglia le porta così per coprire i segni della circoncisione...» è il post di Corsaro sul popolare social network, con una fotografia in primo piano di Emanuele Fiano. 

«Sì, sono circonciso ed ebreo», afferma Fiano in una replica durissima. «Orgogliosamente. Massimo Corsaro invece esprime il peggio dell'antisemitismo di stampo fascista con questo post. Mi dispiace per mio padre e per tutti quelli che per via della circoncisione sono stati torturati, massacrati o uccisi. Mi dispiace che la mia battaglia culturale non sia stata abbastanza forte contro tutti questi. Non mi farete tacere».

La solidarietà a Fiano è stata praticamente unanime: gli hanno espresso vicinanza anche partiti che in questi stessi giorni combattono la sua proposta di legge, come il Movimento 5 Stelle. E anche da Fratelli d'Italia (l'ex partito di Corsaro) è arrivata la solidarietà all'esponente dem

Corsaro è poi tornato sull'argomento spiegando di avere voluto «dargli del testa di c... con un linguaggio forte, come purtroppo o per fortuna si usa sui social, e usando una sua fotografia». Una spiegazione che ovviamente lascia l'amaro in bocca. Nella polemica è intervenuto anche Matteo Renzi, segretario del Pd, che ha invitato Corsaro a dimettersi dalla Camera dei Deputati.

E Raffaele Fitto, leader del partito di Corsaro, ha preso le distanze dal suo deputato. «Nel nostro partito - ha affermato - non sono accettate forme di antisemitismo». Fitto ha poi aggiunto di avere parlato con Corsaro, che gli ha confermato di non avere avuto «alcuna intenzione di offendere la religione e la comunità ebraica». Infine ha definito «inopportuna» la frase. 

massimo corsaro e emanuele fiano - fb-2

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