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Davide Boni si dimette dalla Presidenza della Regione

Cadono lentamente tutte le teste della "vecchia guardia" leghista: anche Davide Boni, su pressioni della nuova dirigenza del Carroccio, lascia l'incarico

Alla fine ha ceduto. Anche Davide Boni, ultimo baluardo della "vecchia guardia" leghista in Regione - da sempre fedelissimo di Bossi -, avrebbe ceduto alle pressioni e ha lasciato l'incarico della presidenze regionale. "Faccio come Bossi", sono state le sue prime parole.

L'esponente del Carroccio, in una conferenza stampa, ha spiegato come "nessuno della Lega gli abbia chiesto di fare un passo indietro" e si sia sentito, d'accordo con la famiglia, "di seguire quello che ha fatto Umberto Bossi". "Ma Vendola ed Errani evidementente non hanno voglia di fare la stessa cosa", sottolinea.  

In tanti erano quelli a chiedere un passo indietro di Boni, indagato per un presunto giro di mazzette e tangenti. Si stringe sempre così "il cerchio sui cerchisti": ovvero, coloro che sono molto vicini all'ex Leader Umberto Bossi, con il Carroccio coinvolto in un traffico poco chiaro di spese con i rimborsi elettorali. 

Presidenza Consiglio Lombardia "decimata" © Tm News/Infophoto

Boni ha spiegato che le sue dimissioni dal Pirellone saranno mercoledì domattina, mentre il sostituto (che sarà sempre leghista) verrà eletto l'8 maggio, nella prima seduta del Consiglio regionale. Di conseguenza, Boni lascerà anche la presidenza della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. "La Lega è la mia vita, da domani tornerò alla politica attiva, che mi mancava", ha sostenuto l'esponente della Lega spiegando in una conferenza stampa i motivi delle sue dimissioni. Ma non c'é solo questo che, a suo dire, lo ha indotto a fare un passo indietro che era stato evitato più di un mese fa.

"Dopo 35 giorni - ha detto facendo riferimento all'informazione di garanzia ricevuta per un presunto giro di tangenti - la situazione non è facile, soprattutto a livello personale, soprattutto avendo una famiglia". Boni ha assicurato di essere comunque "sereno".

Nella giornata di lunedì aveva lasciato il proprio incarico Monica Rizzi, assessore allo Sport; e la scorsa settimana erano anche arrivate le dimissioni di Renzo Bossi. Boni era stato, finora, l'unico leghista a ribadire con forza di non voler lasciare il proprio posto: "Le indagini non riguardano la mia attività politica". Ma non è durato molto. 

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