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Bufera sul nuovo difensore regionale Carlo Lio: "Ha la terza media, inadeguato"

Degli undici candidati al ruolo, dieci hanno la laurea. Ma è stato scelto l'ex sindaco socialista di Cinisello Balsamo (ed ex assessore regionale con Formigoni)

Dovrà tutelare i diritti e gli interessi dei cittadini lombardi e di associazioni, comitati e imprese, nei confronti sia della Regione Lombardia sia degli altri enti pubblici. Il ruolo si chiama "difensore regionale", anche se spesso viene chiamato difensore civico. E' anche garante dei detenuti e del contribuente.

La Lombardia ne ha uno nuovo, scelto dal consiglio regionale ad inizio maggio ed insediatosi giovedì 18. Si chiama Carlo Lio e non è un nome nuovo in Regione. La notizia però ha travalicato i confini della Lombardia ed è finita sulle pagine di tutti i giornali nazionali e perfino alle Iene, su Italia Uno. Motivo? Presto detto: il titolo di studio del nuovo difensore regionale è la licenza media.

La licenza media, esatto. Per occuparsi di diritti, leggi, regolamenti, attuazioni, controversie, contenziosi; per tutelare i cittadini che non conoscono abbastanza bene i loro diitti o non sanno a chi rivolgersi per difenderli. Intendiamoci. Come si dice spesso, il titolo di studio non è tutto. Eppure qualche volta conta. Non in questo caso, perché la legge di istituzione del difensore civico regionale, che altro non è che lo Statuto della Regione, non prevede un titolo minimo per esercitare questa funzione (si resta in carica sei anni senza possibilità di rinnovo). 

La cosa ha generato diverse polemiche, politiche e non. Iolanda Nanni, del Movimento 5 Stelle, ha parlato di "poltronificio" e di "logica spartitoria", aggiungendo che "per noi Carlo Lio era incandidabile e ineleggibile per assenza di titolo di studio adeguato alla funzione che dovrebbe ricoprire che merita competenze solide in campo giuridico e legislativo e non la sola licenza media. Gli interessi dei lombardi sono, ancora una volta, accantonati per offrire l’ennesima poltrona alla tenuta di una maggioranza che non sta in piedi". 

I candidati erano undici: dieci di loro avevano la laurea. Sembra che sia stata in particolare Forza Italia a premere moltissimo in favore di Lio, che ha effettivamente una esperienza politica di tutto rispetto: classe 1950, è stato sindaco socialista di Cinisello Balsamo nei primi anni Novanta e poi assessore regionale nell'era Formigoni, con delega alle opere pubbliche, all'edilizia pubblica e alla protezione civile. Percepisce un vitalizio regionale per questo, e forse dovrà rinunciare al compenso di circa 100 mila euro all'anno riservato al difensore regionale. 

"Ho accolto con entusiasmo questo nuovo incarico perché mi offre la possibilità di lavorare con i cittadini e per i cittadini. Dopo tanti anni trascorsi nella pubblica amministrazione, credo di essere la persona giusta per fare da garante e da interlocutore tra i cittadini e le istituzioni", ha invece dichiarato Lio.

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