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Bilancio 2013: il disavanzo scende a 240 milioni

Secondo l'assessore Balzani, di più non si può fare: o i soldi arrivano dal governo o sono in vista aumenti di tasse e tariffe

Non più 437 milioni ma 240 milioni: è sceso il disavanzo del bilancio di previsione del comune di Milano. Numerose le sforbiciate per arrivare al nuovo calcolo, frutto di ulteriori sforzi da parte degli assessorati. Francesca Balzani, assessore al bilancio, non dà comunque per scontata la quadratura del cerchio.

Se dal governo non dovessero ora arrivare novità positive, a riguardo del patto di stabilità, con una deroga, i 240 milioni mancanti arriveranno dalla "leva fiscale e tariffaria". In altre parole, il tanto temuto aumento delle tasse e di alcune tariffe (l'abbonamento Atm). Sotto la scure dell'austerità erano finite le ore di straordinario dei vigili urbani, alcuni servizi sociali e la razionalizzazione dei mezzi di superficie.

Le ultime voci di spesa limate sono quelle del capodanno, dell'assistenza domiciliare agli anziani (riduzione ore di servizio), dei sussidi integrativi agli adulti, della "Verde estate", delle biblioteche aperte in estate, del nucleo polizia locale a cavallo, di alcuni contributi per la Scala (a cui mancheranno 420mila euro su 6 milioni totali), per il Piccolo Teatro e per la Triennale.

Inoltre, sono stati recuperati circa 27 milioni provenienti da "correzioni del profilo delle entrate", di cui 12 milioni di accertamento della Cosap 2012 e 11 milioni dalla controversia con un privato.

Preoccupate le opposizioni, che però promettono anche disponibilità per "battaglie bipartisan". E' emerso dopo l'incontro tra tutti i capigruppo e l'assessore Balzani. Secondo Morelli (Lega), Pisapia dovrebbe evitare di "usare le fasce deboli come scudi umani della battaglia con Roma, annunciando tagli ai servizi per convincere il governo ad aprire i cordoni della borsa". De Corato suggerisce di fare come Alemanno, che a Roma ha tolto l'Imu sulla prima casa al 36% delle famiglie.

Aperture, però, come si diceva, sull'Imu e sulla deroga al patto di stabilità. La Lega in particolare si dice pronta a lottare insieme a Pisapia "per far sì che i soldi dei milanesi rimangano a Milano", sostiene Morelli. Il centrodestra chiede anche una legge speciale per l'Expo, che escluda gli investimenti in infrastrutture dal patto di stabilità.

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