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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Dompè forse ci ripensa: le dimissioni non sono ancora arrivate

Mi dimetto, aveva detto, all'inizio di agosto il sindaco di San Donato Dompè: "Dopo due anni mi accorgo dell’impossibilità di uscire da un sistema di gestione del potere che non riesco proprio a condividere". Ad oggi però le dimissioni non sono ancora arrivate e la politica si interroga

L'estate sandonatese si era aperta con l’annuncio del sindaco, Mario Dompè, di dare le proprie dimissioni. Era il 24 luglio quando Dompè con una mail  dichiarava: "Mi dimetto, perché amministrare una città come San Donato richiede impegno per risolvere i problemi ereditati e portare avanti un progetto di rinascita. Ma dopo due anni mi accorgo dell’impossibilità di uscire da un sistema di gestione del potere che non riesco proprio a condividere".

A oggi però il sindaco non ha ancora confermato la sue dimissioni e la politica sandonatese inizia a interpellarsi. Sembrava essere un decisione imminente frutto di una situazione che si trascinava da tempo. I giorni dopo le dichiarazioni del sindaco sono state rilasciate delle dichiarazioni congiunte dei coordinatori  del Pdl Luca Squeri e Vincenzo Stochino. Quella che sembrava la bomba dell’estate è destinata a rstare “sotto l’ombrellone” in attesa della decisione del sindaco che forse arriverà con i primi di settembre.

"Sulle intenzioni personali di Dompè non dico assolutamente nulla – ha dichiarato Luca Squeri, oggi assessore provinciale al bilancio con Podestà e coordinatore cittadino Pdl insieme a Stochino. Ribadisco invece che il problema politico sandonatese sta nel mettere tutto il centrodestra attorno a un tavolo e trovare la quadra per andare avanti assieme, perché in città di fronti aperti ce ne sono tanti, pensiamo solo a quello che sta succedendo al Centro sportivo di Metanopoli. Intanto cominciamo a dare anche un segno di unità in consiglio, fondiamo subito i gruppi Forza Italia e Alleanza nazionale, perché non ha senso tenerli distinti".

"Beh, che l’amministrazione Dompè sia nata sotto il segno dell’instabilità noi lo andiamo dicendo dal giorno dopo il voto – ha dichiarato il capogruppo Angelo Bigagnoli - e anche questo ci sembra un colpo di teatro destinato a rientrare. Tuttavia, negli ultimi quindici giorni, su questa possibile prospettiva politica delle dimissioni abbiamo saputo poco in più, come tutti. La cosa certo merita un dibattito politico, però attenzione, occorre rispettare la tipologia degli atti. La volontà di dimettersi di Dompè non ha una caratteristica ufficiale, per cui per adesso non faremo interpellanze ufficiali".
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