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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni comunali 2021

Milano, i Verdi pronti alla lista autonoma alle comunali. E avvertono: «Cambio di rotta o andiamo da soli»

Dopo "l'onda verde" francese con sindaci ecologisti a Marsiglia, Lione e Strasburgo, pronta la lista Europa Verde. Grandi: «Serve un cambio di rotta, c'è ancora tempo»

Per ora, una lista autonoma dall'identità ecologista. Poi, tra qualche mese, una valutazione finale sulla giunta di Beppe Sala ed eventualmente lo "strappo", almeno al primo turno. I Verdi di Milano scendono in campo e annunciano che, alle prossime elezioni comunali del 2021, sulla scheda elettorale sarà presente la lista di Europa Verde, la stessa presentata alle europee del 2019.

«Milano, così come l'Italia, l'Europa e il mondo intero, hanno bisogno di politiche ambientali e sociali non solo di facciata ma coraggiose, radicali e sostenibili», dichiarano Elena Grandi (coportavoce nazionale) e i portavoce cittadini Mariolina De Luca e Andrea Bonessa: «Abbiamo creduto di poter vivere sani in un mondo malato, come ha detto Papa Francesco, e ora non ci resta che cercare di rimediare ai danni che abbiamo prodotto al nostro pianeta. Il solo che abbiamo».

Sul filo dell'insufficienza il giudizio dei Verdi all'amministrazione guidata da Beppe Sala. E non da oggi. «Nonostante le tante dichiarazioni, non si vede quel cambiamento che ha nella conversione ecologica il solo modello politico, economico e sociale in grado di dare un futuro alle prossime generazioni», dichiarano Grandi, De Luca e Bonessa: «Quello che vogliamo per Milano lo abbiamo scritto nel nostro programma, nelle nostre osservazioni al documento "Milano 2020" e in una lettera al nostro sindaco rimasta finora purtroppo senza risposta».

Dal parco di via Bassini (con un duro scontro tra Sala e Grandi) alla Goccia in Bovisa, passando per lo stadio di San Siro, sono diversi i temi su cui recentemente i Verdi si sono distanziati dalla giunta di centrosinistra. «C'è ancora tempo per vedere un cambio di rotta», dichiara a MilanoToday Elena Grandi: «Penso alla Goccia, dove in qualche mese possiamo fare un progetto di recupero sociale e culturale».

L'onda verde francese conquista le città

L'alveo per ora rimane quello del centrosinistra. «Sono orgogliosa di questa giunta, di cui ho fatto parte e di cui faccio parte», prosegue Grandi, che è assessora nel Municipio 1 di Milano: «E' chiaro che, se non vedremo un cambiamento, faremo dei ragionamenti sul candidato sindaco per il primo turno. Per ora sicuramente pensiamo a una lista verde sul modello delle città francesi». Oltralpe l'onda verde ha conquistato i municipi di Marsiglia e Lione (seconda e terza città del Paese), ma anche Strasburgo e Bordeaux (ottava e nona), e il partito Verde è stato fondamentale per la riconferma della socialista Anne Hidalgo a Parigi.

Nel 2016, alle scorse elezioni comunali, i Verdi si erano alleati con Sinistra e Libertà (oggi Sinistra Italiana) nella lista Sinistra X Milano, che con il 3,83% aveva eletto due consiglieri, anche se oggi il gruppo (Milano Progressista) ne conta cinque, con ingressi da Pd e Civici. E, proprio da gennaio 2020, è subentrato un Verde, Enrico Fedrighini, primo dei non eletti in Sinistra X Milano, dopo la nomina ad assessore all'edilizia scolastica di Paolo Limonta.

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