Il testa a testa tra Sala e Parisi che non era stato previsto dai sondaggi
Entrambi sopra il 40% e distaccati da un margine risicatissimo, mentre i sondaggi avevano pronosticato un margine superiore per Sala ed entrambi sotto il 40%
Le elezioni comunali di Milano si risolvono, almeno al primo turno, in un testa a testa tra i due principali candidati, Giuseppe Sala e Stefano Parisi. I due manager sono divisi da un pugno di voti, e a lungo - durante la nottata dello spoglio delle schede - si sono scambiati la prima posizione. Mentre scriviamo, con 9 sezioni da scrutinare su 1248, è avanti Sala (centrosinistra) con meno di 5 mila voti di vantaggio.
La sfida sarà dunque decisa al ballottaggio, e questo lo si dava per scontato. Sembrano invece fallire i sondaggi e i primissimi exit poll laddove indicavano percentuali e distacchi sensibilmente diversi rispetto al voto. Nessuno dei due candidati principali era dato a più del 40%, mentre entrambi - sempre con 9 sezioni da scrutinare - hanno superato quella soglia. I milanesi quindi si sono alla fine divisi tra i due blocchi più forti, concentrandosi più di quanto i sondaggisti avevano pronosticato. Non solo: anche il testa a testa risicato non era stato, di fatto, previsto. I sondaggi davano l'ex commissario di Expo più in vantaggio su Parisi rispetto a quanto si evince dai voti reali.
La conseguenza si è riversata anche sui candidati minori: praticamente nessun sondaggio aveva dato il Movimento 5 Stelle ad appena il 10%, che è il risultato raggiunto da Gianluca Corrado e dalla lista. Un risultato che - rispetto alle comunali del 2011 - farà ovviamente dire ai 5 Stelle che la loro è "una vittoria", passando in cinque anni dal 3 al 10%, ma i sondaggi prevedevano che Corrado potesse arrivare anche al 15%.
REAZIONI DEI CANDIDATI
Tra i restanti, in consiglio comunale entra solo Basilio Rizzo dell'estrema sinistra, con la lista Milano in Comune. In questo caso i sondaggi avevano pronosticato un risultato migliore almeno per Marco Cappato, dei Radicali, la cui forbice era data ultimamente tra il 2,5 e il 3,5%: in bilico, quindi, tra entrare e non entrare in consiglio come candidato sindaco non eletto (sbarramento al 3%). Cappato si ferma all'1,88%, in lieve aumento rispetto al 2011 ma sicuramente non quanto speravano i Radicali dai sondaggi.
Ora sarà il momento delle dichiarazioni politiche, delle previsioni sul ballottaggio, delle eventuali alleanze in vista del secondo turno. I sondaggisti avevano previsto che la partita si sarebbe giocata tra Sala e Parisi. Quello che non avevano previsto era la polarizzazione tra loro, così come la capacità dei due rispettivi schieramenti di conquistare la gran parte dei consensi in campo.
I RISULTATI DI TUTTI I COMUNI MILANESI AL VOTO
BUSCATE
CAMBIAGO
CARUGATE
CASSANO D'ADDA
CASSINETTA DI LUGAGNANO
CERRO AL LAMBRO
CORBETTA
DAIRAGO
INZAGO
MEDIGLIA
NERVIANO
PESCHIERA BORROMEO
PESSANO CON BORNAGO
PIOLTELLO
POZZO D'ADDA
RHO
ROBECCHETTO CON INDUNO
ROSATE
SAN GIULIANO MILANESE
TURBIGO
VILLA CORTESE
VITTUONE