Sindaco, test sugli animali: bufera su Francesca Balzani (Pd)

Francesca Balzani nella bufera. La vice sindaco di Milano (e candidata alle primarie di centrosinistra) è sotto accusa per alcune sue dichiarazioni contro la sperimentazione scientifica sugli animali. In un video promozionale, la Balzani ha rievocato la sua esperienza da parlamentare europea e in particolare la direttiva cosiddetta "animal testing". «Votare contro questa direttiva, che allinea al ribasso le normative dei vari Paesi, è stata una delle battaglie più emozionanti».

Dichiarazione che viene definita «sconcertante» dall'associazione Pro Test Italia, formata da ricercatori favorevoli a testare sugli animali nuove terapie. «E' preoccupante che nel 2016 il primo distretto italiano della ricerca biomedica possa venir governato da una candidata che dimostra di non avere una corretta conoscenza dei problemi della scienza», continua il comunicato dell'associazione, che ricorda fatti accaduti negli ultimi anni, come il blitz degli animalisti contro lo stabulario dell'università Statale o i manifesti in stile "wanted" appesi nel quartiere di Citta Studi con foto e indirizzi dei ricercatori (anche se una delle associazioni animaliste più intransigenti ritiene che si fosse trattato di "una bufala").

Alla Balzani viene dunque imputato, direttamente, di non essere abbastanza all'altezza come eventuale sindaco di una città ai primi posti in Italia - e forse, in futuro, a determinate condizioni, in Europa - nella ricerca medica e scientifica.

Da molti anni, del resto, il dibattito sull'uso degli animali nella ricerca scientifica si è spostato dal piano etico a quello, appunto, scientifico. In parole più semplici, sono sempre più numerosi i ricercatori e gli scienziati contrari ai test sugli animali.