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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni comunali 2016

Da San Siro alla Palazzina Liberty: i luoghi preferiti dei quattro candidati alle primarie

Majorino, Balzani, Sala e Iannetta indicano dieci luoghi preferiti ciascuno. Ecco i risultati. Con qualche sorpresa

C'è il Duomo, lo stadio di San Siro, Brera. Banalità? Forse qualcuno penserà così. Ma in effetti, se si chiede a qualunque milanese quali sono i dieci luoghi preferiti della città, è probabile che questi in qualche modo spuntino fuori. La domanda è stata rivolta ai quattro candidati alle elezioni primarie di centrosinistra per scegliere il candidato a sindaco: Pierfrancesco Majorino, Francesca Balzani, Giuseppe Sala e Antonio Iannetta. Le risposte - che sono utili, indirettamente, per capire la personalità di ciascuno - riservano anche qualche piccola sorpresa.

Un colpo d'occhio alla mappa con le "bandierine" rende subito evidente che - come del resto tutti i milanesi - i quattro candidati amano molto i luoghi centrali della città. A dimostrazione che Milano ha "perle" da apprezzare e da valorizzare. In semiperiferia e periferia, le preferenze si concentrano soprattutto sulla parte nord di Milano e, in parte, quella est. Ma nel quadrante ovest, lo stadio è indicato da due su quattro candidati. Vediamo ora le indicazioni, per ciascuno dei quattro.

Pierfrancesco Majorino. L'assessore al welfare non smentisce la 'fama' di 'partigiano' e, per prima cosa, indica la Casa della Memoria, in zona Isola. Poi il parco Trotter e Porta Romana. Ancora, la biblioteca nella cascina di Chiesa Rossa (una delle più apprezzate a Milano), la Casa della Carità a Crescenzago, la Casa dei Diritti in via De Amicis, la Palazzina Liberty di corso XXII Marzo, il parco Alessandrini (Cuoco), il Naviglio Martesana e il Museo dei Bambini (Rotonda della Besana).

Francesca Balzani. E' l'unica non milanese del "gruppo", essendo di Genova. Ma non scade nella banalità, tutt'altro. L'attuale vice sindaco, in cima alle preferenze, indica i Giardini della Guastalla, "oasi" di verde in pieno centro. Poi la Fornace Curti, storica fornace milanese attiva dal XV secolo, oggi in Barona. Al terzo posto un "curioso" viale Forlanini, poi la Taverna Mikonos e la chiesa di Santa Maria del Suffragio. E ancora la zona di Paolo Sarpi. Poi il Ponte delle Sirenette al Parco Sempione e la Conca Fallata sul Naviglio Pavese. Infine il Parco Formentano, quello della Palazzina Liberty indicata da Majorino.

Giuseppe Sala. L'ex a.d. di Expo 2015, che molti danno per vincente, preferisce innanzitutto il Duomo e lo stadio. Poi il quartiere dell'Isola, la Pinacoteca di Brera e la Torre Velasca. Di seguito la nuova Fondazione Prada e l'Anteo Spazio Cinema, multisala "di culto" a Milano. Infine la chiesa di San Maurizio al Monastero, in corso Magenta, appena restaurata, e i Navigli.

Antonio Iannetta. L'outsider delle primarie indica Villa Scheibler a Quarto Oggiaro, poi la Certosa di Garegnano. Spazio anche per lo sport, la sua passione e il suo lavoro, con l'Idroscalo e lo stadio. Seguono l'Acquario Civico e il Museo di Storia Naturale, poi il suggestivo vicolo dei Lavandai e la chiesa di San Satiro in via Torino, quella con la famosa prospettiva illusoria. Infine i vicoli di Brera e il Ponte delle Gabelle in via San Marco.

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