Parisi: «Piazza Castello, via l'isola pedonale. Area C resterà»

Piazza Castello di nuovo aperta al traffico: questa l'idea di Stefano Parisi, candidato a sindaco del centrodestra, in una intervista a Radio Popolare, in cui parla dei suoi progetti per la città. E' la seconda volta in pochi giorni che lo dice, segno che ci tiene parecchio a eliminare l'isola pedonale davanti ad uno dei monumenti più belli d'Italia. Tanto che il suo più diretto competitor Corrado Passera aveva prontamente replicato che «piazza Castello non è tra le priorità dei milanesi».

E l'Area C, altro cavallo di battaglia del centrodestra in tutti questi anni? «Si lascia com'è», risponde Parisi, cioè non si estende ma nemmeno si elimina. D'altra parte, una modifica del vecchio Ecopass nella direzione di far pagare tutti era già stata scritta, in sordina, nella prima edizione del programma elettorale con cui, nel 2011, Letizia Moratti cercò la riconferma a sindaco, per poi eliminarla in tutta fretta e anzi proporre - durante la campagna del ballottaggio - l'abrogazione di Ecopass, nella speranza di superare i voti di Pisapia.

Quindi di nuovo auto e pullman davanti al Castello e, contemporaneamente, via l'Expo Gate il più presto possibile. 

Durante l'intervista non sono comunque mancate altre sorprese. Ad esempio, Parisi si è detto più di sinistra di Beppe Sala, il candidato a sindaco di centrosinistra, ricordando l'esperienza giovanile vicina al Partito socialista di Bettino Craxi, e ha precisato di non volersi «differenziare da lui in campagna elettorale». Poi lo stop alle campagne leghiste più estreme, anche se «Salvini intercetta un malessere esistente».

«Serve accoglienza e integrazione senza il buonismo della sinistra. La Lega, accettando di stare in coalizione con me, sa che dovrà cercare soluzioni e non dare risposte ansiogene», ha detto Parisi ai microfoni della radio.