rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni comunali 2016

Primarie, vince Sala. Le reazioni, da Sel alla sinistra radicale

Sinistra ecologia e libertà: «Fase nuova, dialogo con le articolazioni della sinistra». I civatiani: «Ora lista alternativa a Sala»

Beppe Sala sarà il candidato a sindaco del centrosinistra a Milano. Circa cinquemila i voti di scarto con Francesca Balzani, autrice di un'oggettiva "scalata" nelle ultime settimane prima del voto delle primarie. Ma i militanti, la "base", si sono davvero lacerati. La candidatura del commissario di Expo ha provocato una frattura enorme, che ora dovrà essere in qualche modo sanata. Il bello delle primarie davvero competitive. Ma le polemiche sono proseguite fino alla fine e anche oltre, almeno - appunto - tra la base elettorale.

Fa molto discutere, soprattutto, la divisione a sinistra tra Pierfrancesco Majorino e Francesca Balzani. «La maggioranza degli elettori del centrosinistra milanese ha votato per difendere e proseguire il percorso di questi cinque anni», è l'inizio di una nota ufficiale di Sinistra ecologia e libertà, partito che si è speso tantissimo per cercare di convincere uno dei due a sacrificarsi in favore dell'altro per unire le forze.

Se Sala, infatti, si è fermato a 25.600 voti, Majorino e Balzani insieme ne hanno totalizzati quasi 34.500. In politica, 1+1 non fa mai 2. Potrebbe fare di più o di meno. Non è escluso che qualche elettore degli "altri due", in assenza del proprio preferito, scegliesse di non andare a votare o di votare Sala. Ma il ragionamento politico è legittimo. Anche perché alcuni sospettano, a questo punto, che fosse "tutto preparato": e che, in fondo, l'idea di candidare due persone che si escludessero a vicenda, fosse funzionale a far vincere Sala. Anche chi interpreta così, però, si divide: è stata una "preparazione" imposta dal premier (e segretario del Pd) Matteo Renzi oppure erano tutti d'accordo, compreso il sindaco uscente Giuliano Pisapia?

Tante analisi si potrebbero fare. E' interessante quello che scrive, ancora, Sel nella sua nota di commento: «Questo risultato - si legge - impone a Sinistra ecologia libertà, e alle diverse articolazioni della sinistra che fino all'ultimo si sono impegnate per tener viva l'anomalia milanese, l'avvio di una riflessione sulla nuova fase politica che si apre a Milano». Occorre leggere attentamente tra le righe: Sel potrebbe, a questo punto, tentare un dialogo con la sinistra radicale, la più nostalgica dell'esperienza arancione tanto da essersi rifiutata di partecipare alle primarie? Probabile.

Una di queste articolazioni (il movimento "Possibile" di Pippo Civati) ha immediatamente fatto sapere di essere pronto a organizzarsi contro Sala: «Il centrosinistra milanese - scrive in una nota - era già finito a marzo 2015, quando Pisapia annunciò di non volersi ricandidare a sindaco». E se il «partito nazione irrompe a liquidare il modello Milano», e «di arancione non resta più niente», "Possibile" apre ad una «proposta unitaria» della «sinistra riformista radicale». Il dado è tratto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Primarie, vince Sala. Le reazioni, da Sel alla sinistra radicale

MilanoToday è in caricamento