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Elezioni comunali 2016

Preferenze: Gelmini la più votata, 8 mila voti a Salvini. Majorino primo nel Pd

Le preferenze ai candidati al consiglio comunale di Milano. Poche le sorprese. Nel centrosinistra vanno molto bene gli assessori uscenti

Oltre ai risultati sui candidati a sindaco, si delinea anche la composizione del prossimo consiglio comunale. Molto dipenderà da chi, vincendo al ballottaggio, otterrà il premio di maggioranza, ma si possono già analizzare gli equilibri. Poche le sorprese. Vediamo le liste in dettaglio.

Mariastella Gelmini, capolista di Forza Italia e coordinatrice lombarda del partito, fa il "pieno" della lista con quasi 12 mila preferenze personali quando mancano sei sezioni da conteggiare. Al secondo posto il capogruppo uscente Pietro Tatarella, con oltre 5.600 preferenze. Poi Gianluca Comazzi (2.600 preferenze) e la consigliera di zona 2 uscente Silvia Sardone (che sfiora 2.300 preferenze personali). Quinto posto per Luigi Pagliuca, "tallonato" da Alessandro De Chirico (che sfonda quota 1.600), Fabrizio De Pasquale e il direttore di "Tempi" Luigi Amicone.

La Lega Nord, che si ferma a meno del 12% (inevitabile per il Carroccio aspettarsi un po' di più, visto che si era "preso" più candidati a presidenti di Municipio di Forza Italia), vede Matteo Salvini primo con circa 8 mila preferenze, poi il capogruppo uscente Alessandro Morelli (poco più di mille preferenze) e l'ex parlamentare Laura Molteni. Quarto il consigliere uscente Max Bastoni, poi testa a testa tra due consiglieri di zona uscenti: Gabriele Abbiati e Gianmarco Senna.

Buon risultato per Milano Popolare, lista d'ispirazione centrista a sostegno di Parisi: 16 mila voti per loro. Matteo Forte, consigliere comunale uscente, con più di 2.200 voti supera Maurizio Lupi, ex ministro, che si ferma a 1.500 voti. Nella lista civica Io corro per Milano, l'ex sindaco Gabriele Albertini ottiene meno di 1.400 preferenze; l'altro capolista Manfredi Palmeri deve accontentarsi di poco più di 600 voti. In Fratelli d'Italia, infine, prevalgono i tre capilista: Riccardo De Corato (circa 2.350 voti), Marco Osnato (1.100) e Paola Frassinetti (meno di mille).

Nel centrosinistra, e in particolare nel Partito democratico, gli assessori uscenti ottengono ottimi risultati personali: Pierfrancesco Majorino è primo con più di 7.500 preferenze, poi Pierfrancesco Maran (oltre 5 mila), Marco Granelli e Carmela Rozza (oltre 3 mila ciascuno). Bene Milly Moratti (più di 1.700 voti), poi i consiglieri uscenti Lamberto Bertolè, Paola Bocci e Filippo Barberis. New entry quella di Diana De Marchi. Supera le mille preferenze Sumaya Abdel Qader.

In Sinistra x Milano (3,83%), l'assessore uscente Filippo Del Corno batte tutti con circa 2 mila voti. Poi Paolo Limonta, Anita Pirovano, Luca Gibillini ed Enrico Fedrighini. Nella lista civica Beppe Sala Noi Milano (7,68%), infine, Cristina Tajani e Franco D'Alfonso (entrambi assessori uscenti) superano tutti.

Nettamente prima, nel Movimento 5 Stelle, è Patrizia Bedori, inizialmente candidata a sindaco. Milano in Comune, che dovrebbe eleggere solo il candidato a sindaco Basilio Rizzo, vede Luciano Muhlbauer e Anita Sonego entrambi sopra 1.400 voti a testa. Tra i Radicali ottengono le preferenze maggiori i due capilista Lorenzo Lipparini e Barbara Bonvicini. Nella lista Noi x Milano di Nicolò Mardegan, infine, Paola Bonzi (centro aiuto alla vita della Mangiagalli) supera i due candidati di Casapound Angela De Rosa e Massimo Trefiletti: tutt'e tre sono sopra i 300 voti ciascuno.

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