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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni comunali 2016

Dal no alle "ruspe" di Salvini all'adozione per i gay: Parisi "di sinistra"?

Le posizioni del candidato a sindaco di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia sembrano talvolta contrastare con le idee del centrodestra

E chi se lo aspettava? Dopo anni di posizioni estreme su vari temi cittadini, il centrodestra sceglie un candidato a sindaco che rischia di "scavalcare" a sinistra Beppe Sala, che ha vinto le primarie di Pd e Sel. Stiamo parlando di Stefano Parisi, manager prima pubblico e poi privato (dai ministeri a Fastweb e poi a Chili Tv, passando per il comune di Milano), che si autodefinisce «laico moderato» e in gioventù ha militato nel Partito socialista.

Poche le sue uscite pubbliche, finora, visto che è stato scelto soltanto a febbraio. Poche ma molto significative per capire quale potrebbe essere la sua collocazione nell'offerta politica. E' vero, sottolinea che nei quartieri periferici c'è bisogno di più sicurezza e che i mezzi pubblici di Atm scarseggiano. Probabilmente dal suo arco scoccheranno - nei prossimi mesi - molte frecce contro la giunta uscente di Giuliano Pisapia. Fa parte del gioco, della campagna elettorale.

E ci ha tenuto a ribadire la sua netta contrarietà all'isola pedonale di piazza Castello, perché ha creato problemi di traffico nei dintorni e perché è stata «poco utilizzata».

Ma, per dire, su Area C non ha dubbi: resterà così com'è. Ora, è vero che il dibattito attualmente si incentra sull'ipotesi, semmai, di allargarla, ma è anche vero che non si contano - in questi ultimi anni - le dichiarazioni di guerra su Area C da parte dei consiglieri comunali di centrodestra all'opposizione. Comprese le promesse di smantellarla non appena la coalizione di Berlusconi e Salvini fosse tornata alla guida della città.

E a proposito di Salvini, Parisi non potrebbe essere più chiaro nel prendere le distanze dal leader della Lega Nord. D'accordo, sottolinea che la sinistra «è buonista». Ma, anche se la Lega gli ha chiesto una specie di "carta bianca" sulla sicurezza, lui tira dritto: «Nel momento in cui il Carroccio ha accettato l'alleanza con me, sa che dovrà cercare soluzioni e non dare risposte ansiogene», spiega a Radio Popolare. Tradotto, non vuole sentire parlare di "ruspe contro Zingaropoli" e cose del genere.

Con il suo diretto avversario Beppe Sala, poi, nessuna schermaglia da teatrino della politica: «Non intendo differenziarmi da lui in campagna elettorale», afferma sempre a Radio Popolare dopo avere spiegato che sarebbe stato un buon candidato per il centrodestra. 

E infine, l'intervento forse più inatteso, quello sulle unioni civili, con la bagarre parlamentare di queste settimane e la posizione ufficialmente contraria di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, anche se il primo ha lasciato libertà di voto. Parisi, in questo caso, "scavalca" anche numerosi centristi. «Applicheremo le norme che saranno approvate e non faremo atti dimostrativi come il registro delle ‪‎unioni civili‬. Un bambino è meglio che sia adottato da chiunque, pur di non stare in orfanotrofio, ma nello stesso tempo penso che l'utero in affitto sia una pratica molto negativa», ha scritto sul suo profilo Facebook ufficiale.

Aprendo quindi esplicitamente alle adozioni per le coppie gay. Di sicuro inaspettato per un candidato a sindaco di centrodestra.

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