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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni europee 2019

Europee, Roggiani (Pd): «La Lega voleva riprendersi Milano, ma noi lavoriamo bene per i cittadini»

Le reazioni dopo il voto alle europee del 26 maggio

L'avanzata della Lega, alle elezioni europee del 2019, si "ferma" fuori dai confini di Milano. In realtà anche nel capoluogo meneghino il Carroccio ha aumentato i consensi rispetto al 2018, arrivando a oltre il 27%, ma il Partito Democratico ha ottenuto una affermazione netta ed evidente (36%) e il suo capolista, l'ex sindaco Giuliano Pisapia, ha "surclassato" in termini di preferenze il ministro dell'Interno Matteo Salvini: 71 mila contro 57 mila

Pisapia: «Impegno per Europa più giusta»

«Nella città che Salvini voleva “riprendersi”, dal centro alla periferia, le ricette sovraniste si scontrano con le proposte concrete ed europeiste del Pd e con il buon governo di un'amministrazione di centrosinistra che sta lavorando bene per i cittadini», il commento di Silvia Roggiani, segretaria metropolitana dei dem. Roggiani ha anche evidenziato i quattro milanesi eletti sui cinque che andranno a Bruxelles nel Pd dal Nord-Ovest (Giuliano Pisapia, Pierfrancesco Majorino, Irene Tinagli e Patrizia Toia): «Non ci sediamo sul risultato delle europee ma ripartiamo anche per colmare il gap tra la città e l'area metropolitana».

«Un consenso così ampio è un grandissimo onore ma anche una grandissima responsabilità ed è per questo che nel ringraziarvi di cuore voglio rinnovare l'impegno preso con tutti voi per un'Europa più giusta e solidale». Questo il commento di Giuliano Pisapia, il più votato del Pd a livello nazionale, lunedì mattina su Twitter, che ha poi aggiunto che «l'impegno per costruire una vera alternativa di governo con un centrosinistra largo e plurale sta iniziando a dare i suoi frutti».

Sala: «Vero vincitore è Salvini ma Pd non male nelle grandi città»

«Nelle grandi città, la sinistra non è andata male. Ma il vero vincitore delle elezioni è Salvini». Così Beppe Sala, sindaco di Milano, commentando i risultati elettorali: «Il Pd non basta e serviranno nuove forze, ma Zingaretti ha fatto tutto il possibile». Ampio spazio, tra le dichiarazioni del sindaco, circa la sostituzione di Majorino, assessore alle politiche sociali neoeletto a Bruxelles.

Video. Sala: «Contento che i milanesi vedano il nostro lavoro»

«I cambiamenti verranno fatti dal primo di luglio - ha risposto Sala sul punto - perché al 30 giugno scadono anche i dirigenti a tempo determinato. Nella mia testa il Comune funziona attraverso il lavoro della struttura politica, ossia gli assessori, e della struttura amministrativa, cioè i dirigenti. E io mi sento a capo dell’una e dell’altra, quindi è molto più saggio ripensare come mettere a punto entrambe le cose». 

E infine un commento del sindaco sul fatto che il voto potesse essere inteso come una "prova" per il centrosinistra alla guida di Milano: «Non mi sfuggiva che fosse un test anche per noi: non sarebbe stato bello se un mio assessore, che io ho tanto appoggiato, fosse andato male. Quindi sono molto contento per lui, però siamo già d’accordo che a giugno sarà ancora qua».

Salvini: «Portare a Milano le percentuali lombarde e italiane»

Matteo Salvini è soddisfatto, ovviamente, per il risultato complessivo della Lega, ma non del tutto per quello di Milano. Se il ministro dell'Interno fa notare che «in un anno abbiamo guadagnato 10 punti», riconosce la distanza che separa ancora, sotto la Madonnina, la Lega dal Pd: «Quelle nazionali sono percentuali a cui vorrei portare anche la Lega a Milano», ha dichiarato in conferenza stampa lunedì mattina. 

«Per fortuna Milano è una città che cresce a prescindere dai sindaci», ha aggiunto elencando i primi cittadini da Formentini a Sala, passando per Albertini, la Moratti e Pisapia. «Milano - ha commentato - è oltre la politica e i sindaci». 

Sardone: «Un risultato meraviglioso»

Parole di emozione e ringraziamento da parte della "pasionaria" milanese Silvia Sardone, terza in circoscrizione per la Lega e seconda in città: «Sono la donna più votata della Lega in questa circoscrizione e ottengo un risultato clamoroso, inaspettato, meraviglioso». E Attilio Fontana, presidente leghista della Regione, scrive su Facebook: «Alla luce del grande risultato della Lega, si riparte con rinnovato entusiasmo e voglia di concludere sui temi a cui teniamo in modo particolare».

Per Forza Italia «il risultato a Milano, dopo tutto quello che è successo e il grande momento della Lega, è sopra la media rispetto alla percentuale nazionale.», spiega Alessandro De Chirico, consigliere comunale, a MilanoToday. «Presto dobbiamo analizzare gli errori, capire le responsabilità e trovare soluzioni prima della pausa estiva. Sicuramente il centrodestra unito a Milano tiene testa alla sinistra. Dobbiamo iniziare da subito a lavorare a testa bassa per le comunali del 2021 trovando un candidato da contrapporre a Sala».

M5S: «Non è un giorno facile, saremo autocritici»

«Non è un giorno facile. Il risultato di queste elezioni, ci impone di essere autocritici verso il nostro operato e verso il ruolo che rivestiamo all'interno di questo Paese»: così il M5S in Regione in un post su pubblicato su Facebook, in cui viene commentato l'esito del voto per le Europee. «Con molta umiltà, come già annunciato da Luigi Di Maio nella conferenza stampa di questo pomeriggio, anche noi ripartiamo dall'ascolto del nostro territorio. Delle nostre città, i nostri paesi, i nostri gruppi, i nostri cittadini, la nostra gente. Abbiamo tanti progetti da portare avanti, non abbiamo intenzione di fermarci e insieme a voi lo faremo. Continueremo a lottare con fermezza contro ogni forma di discriminazione, contro i privilegi e a favore della legalità. Sosterremo sempre il diritto alla casa e il sostegno alla ricerca, lavoreremo per alleviare le sofferenze della Lombardia, per un trasporto pubblico efficiente, per ridurre le liste d'attesa nella sanità, per il sostegno alle fasce deboli, per contrastare la cementificazione incontrollata e i problemi dell'ambiente».

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