Come garantire maggiore sicurezza a Milano? L'amministrazione di centrosinistra "apre", piuttosto inaspettatamente, all'esercito. Inaspettatamente ma non troppo. Aperture del genere si erano già sentite da parte di Giuseppe Sala, sindaco meneghino da giugno 2016; e in estate erano state varate le pattuglie miste (carabinieri-esercito e polizia-esercito).

E ora le parole di Carmela Rozza, assessore alla sicurezza e polizia locale ed esponente del Partito democratico milanese, ala renziana. Che - in una intervista a Il Giorno - snocciola le richieste fatte pervenire dall'amministrazione al ministero della difesa. Innanzitutto i militari presidieranno la caserma Montello di via Caracciolo (zona piazza Firenze), che ospiterà circa trecento migranti e richiedenti asilo dal primo novembre 2016 al 31 dicembre 2017, nonostante le polemiche dei partiti di centrodestra.

Ma Rozza non esclude che, in futuro, si possa pensare all'esercito anche per pattugliare alcune zone di periferia. Praticamente come negli ultimi anni di amministrazione del centrodestra, prima del 2011. Poi venne eletto sindaco Giuliano Pisapia, che mise subito in chiaro con il governo di non volere più militari in giro per la città. Inevitabile constatare un cambio di rotta tra Pisapia e Sala.

Su questo punto, Rozza conferma la discontinuità. Primo, perché la maggioranza di Sala "rappresenta un centrosinistra di governo, si è rafforzata l'anima riformista". Manca in effetti alla coalizione la sinistra radicale di Basilio Rizzo. Secondo motivo: 2011 e 2016 sono due momenti diversi, con un allarme terrorismo differente e oggi più forte.