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Formigoni s'arrende al voto: "Elezioni possibili tra 45 o 90 giorni"

Il governatore accerchiato da opposizione ed (ex) alleati

"Assediato" da pressioni da ogni parte, il governatore Roberto Formigoni si è detto possibilista, martedì 15 ottobre, "per un voto tra 45 o 90 giorni". 

Lo ha ribadito in una conferenza stampa Milano. Certo di non voler "sottostare" al diktat leghista, il Celeste vorrebbe muoversi nei tempi più rapidi possibile per "arrivare alle elezioni". 

Formigoni e il futuro della Lombardia © Tm News/Infophoto

Sarà una campagna elettorale rapida, tuttavia. "Sei mesi sono inaccettabili. Faremo approvare una nuova legge elettorale che elimini il privilegio del listino".

Si parla quindi di 2, 3 mesi: "Tra 45-90 giorni. Sto facendo le verifiche delle leggi, ma sarà il prima possibile". 

C'è ancora rammarico per il comportamento del Carroccio - "Dovranno spiegare perchè interrompono un governo che loro stessi giudicano positivo" - e non pensa "di avere nemici all'interno del Pdl". Su Zambetti: "Su di lui circolavano delle voci. Mi aveva confidato di essere estraneo, e gli avevo creduto". 

Silenzio, poi, sull'ipotesi Gabriele Albertini come successore. Formigoni non aveva nascosto le sue simpatie per l'ex sindaco di Milano. E così, la mattina di martedì, ha fatto Matteo Salvini.

La sinistra scende in piazza © Mesa Paniagua/MilanoToday

Albertini, dal canto suo, aspetta una chiamata: "Se me lo chiedessero, potrei candidarmi". 

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