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Formigoni su Zambetti: "Altri candidati Pdl venivano a dirmi delle sue cene"

Lo scorso 29 ottobre, Roberto Formigoni, sentito dal Procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini, ha dichiarato tutto quel che sapeva sull'assessore Zambetti arrestato per voto di scambio

"Se non ci fosse stato l'intervento di Rotondi, con il peso politico che egli ha ha all'interno del Pdl, non avrei inserito Zambetti in Giunta". Lo ha detto Roberto Formigoni al Procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini, sentito come teste nell'ambito dell'indagine che ha portato in carcere Domenico Zambetti. Il governatore lo scorso 29 ottobre, nel chiarire le sue perplessità sull'ex assessore, ha spiegato che gli "arrivò una richiesta di colloquio da parte" di Gianfranco Rotondi.

Altri candidati del Pdl in lista ''venivano a dirmi 'Zambetti fa delle cene, fa tante cene, come fa a pagare queste cene? Sono cene molto numerose'". Erano queste le "voci" su Domenico Zambetti - l'ex assessore lombardo arrestato per voto di scambio con la 'ndrangheta - raccolte da Roberto Formigoni. Lo ha spiegato lo stesso Governatore al pm Ilda Boccassini lo scorso 29 ottobre. ''Voci" che parlavano di "uno Zambetti" che aveva "disponibilità di denaro fuori dall'ordinario".
Zambetti mi sembrava preoccupato, ma ovviamente io attribuivo questa sua preoccupazione esclusivamente alla situazione politica che si stava abbattendo sul Paese e anche sulla Regione Lombardia". Così ha risposto a verbale, lo scorso 29 ottobre, Roberto Formigoni al pm Boccassini che gli chiedeva se avesse mai visto Domenico Zambetti "preoccupato" prima del suo arresto per voto di scambio con la 'ndrangheta. ''Data la situazione del Paese, la situazione politica, la situazione della nostra compagine politica, vi era preoccupazione da parte di tutti quanti noi", ha aggiunto Formigoni.

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