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Caso Maugeri, Formigoni in Cassazione: rischia il carcere

Il 21 febbraio si terrà l'udienza a Roma. Alcune delle imputazioni sono già prescritte. L'ex presidente della regione Lombardia era stato condannato a 7 anni e mezzo in appello

Giovedì 21 febbraio il caso Maugeri arriva in Cassazione, dopo che lo scorso settembre a Milano la corte d'appello aveva condannato l'ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni a sette anni e mezzo di carcere per corruzione.

Una parte delle imputazioni a carico di Maroni, tra cui quelle riguardanti il San Raffaele, secondo quando previsto dagli uffici giudiziari di Milano, è andata in prescrizione. Nel caso la Suprema Corte confermi la condanna, anche con la riduzione della pena per i reati prescritti, l'ex governatore rischia comunque di finire in carcere, anche per via della legge anticorruzione, la cosiddetta 'spazzacorrotti' voluta dai 5 Stelle.

Le condanne per corruzione

Nell'emettere la sentenza di settembre, i giudici d'appello avevano chiarito che Formigoni aveva meritato la pena massima prevista per essere stato corrotto anche con vacanze a "spese altrui", perché i fatti hanno "profili di gravità, oggettivi e soggettivi". Tra gli imputati nello stesso processo anche l'imprenditore Carlo Farina e l'ex direttore amministrativo della Fondazione Maugeri, Costantino Passerino. 

Nel 2016 Formigoni era stato condannato a sei anni di reclusione e al sequestro di 6,6 milioni di euro al primo grado di giudizio, sempre nell'ambito del processo sul presunto giro di tangenti intorno alla fondazione Maugeri di Pavia. L'accusa ipotizzata dai pm Laura Pedio e Antonio Pastore, era che l'ex governatore lombardo (presidente della giunta regionale lombarda per quattro mandati consecutivi, dal 1995 al 2013) avrebbe favorito la fondazione pavese in cambio di tangenti.
 

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