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Municipio 8, l'Anpi contro il consigliere di Lealtà Azione per le Ardeatine e via Rasella

Stefano Pavesi (eletto con la Lega Nord) ha parlato di via Rasella come "vile attacco partigiano" contro i tedeschi: è bufera

Polemiche in Municipio 8 sulle Fosse Ardeatine, la strage di cui ricorre l'anniversario il 24 marzo. L'Anpi (Associazione partigiani) va all'attacco di Stefano Pavesi, consigliere municipale eletto con la Lega Nord ma in realtà militante di Lealtà Azione, gruppo di estrema destra: e lo fa con due comunicati, uno del segretario provinciale Roberto Cenati, l'altro delle sezioni di Zona 8.

Motivo, Pavesi durante la seduta ha parlato dell'attentato di via Rasella, compiuto da partigiani dei Gap, definendolo «un vile atto compiuto dai partigiani contro i soldati tedeschi». Parole che non sono piaciute all'Anp, secondo cui l'esponente di estrema destra «ha avuto la sfrontatezza di paragonare un atto di guerra partigiana contro l'esercito di occupazione con una strage nella quale i nazisti hanno ammazzato donne e bambini».

«E' inammissibile che un rappresentante delle istituzioni possa usare parole così gravi e offensive nei confronti delle 335 vittime innocenti trucidate dai nazisti e di coloro che hanno combattuto per la libertà di tutti noi», afferma Cenati. Le sezioni Anpi di Zona 8 ringraziano invece il presidente del Municipio Simone Zambelli (Sinistra x Milano) per «il vigore con cui ha difeso i valori delal Costituzione tra i continui risolini e sbuffi del consigliere Pavesi» e si dicono «stupiti del silenzio» dei consiglieri della Lega Nord e degli altri gruppi di opposizione.

Pavesi però si difende: «Ieri, 23 marzo, era l'anniversario della strage di via Rasella e non delle Fosse Ardeatine, che è il giorno successivo», scrive in una nota: «In via Rasella un grupppo di partigiani posizionò esplosivo in un bidone della spazzatura uccidendo 33 soldati altoatesini e 9 civili italiani tra cui un dodicenne. Sono intervenuto per precisare questo e ricordare che i soldati non stavano svolgendo atti di guerra. Sui libri di storia possiamo trovare che le Fosse Ardeatine furono una rappresaglia che si sarebbe potuta evitare se gli attentatori si fossero palesati. E' oggettività storica».

«Ricordando le Fosse Ardeatine è giusto ricordare anche i morti italiani di via Rasella», conclude la nota di Pavesi. Ma sulla polemica interviene anche Pietro Bussolati, segretario metropolitano del Pd, secondo cui «è inaccettabile e preoccupante il revisionismo storico con cui un rappresentante delle istituzioni paragona un atto di guerra partigiana ad una strage in cui l'esercito nazista trucidò 335 civili e militari».

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