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Salvini e la foto col capo ultras: "La gente è indignata? Io non vedo persone indignate"

Il leader leghista torna sulla fotografia con Lucci, già condannato per un'aggressione a un interista e per questioni di droga

"Faccio foto con tantissime persone ogni giorno": così, ancora, si è giustificato il ministro dell'Interno Matteo Salvini dopo essere stato colto da un reporter mentre parlava con Luca Lucci, capo degli ultras del Milan, alla festa della curva sud e soprattutto condannato (pena espiata) per l'aggressione al tifoso interista Virgilio Motta, che perse un occhio e dopo qualche tempo si suicidò, e per una vicenda di droga a Sesto San Giovanni

Salvini ne ha riparlato giovedì 20 dicembre, a margine della firma del protocollo per realizzare una struttura di genetica forense all'interno del Fatebenefratelli. In un primo momento aveva liquidato l'episodio con la battuta di essere "indagato tra gli indagati", poi aveva ammesso l'inopportunità del gesto, ma la polemica poltica si era scatenata.

E giovedì, al cronista che gli faceva notare come diverse persone si siano indignate per la foto col capo ultras dai processi alle spalle, ha replicato: "Qui ci sono duecento persone, ne vede qualcuno indignato?". Nel frattempo anche l'altro protagonista, Luca Lucci, ci ha tenuto a precisare che i due non si conoscono e che l'incontro è stato quindi estemporaneo, per poi ribadire la distanza tra la curva e la politica.

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