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Caso Ruby, giovani Pdl chiedono dimissioni Minetti: Podestà contrario

Sarebbero già un migliaio le firme raccolte. L'ideatrice dell'iniziativa Sara Giudice: "C'è malcontento". Il coordinatore regionale Pdl: "Esiste principio di innocenza"

Un gruppo di giovani militanti del Pdl ha organizzato a Milano una raccolta di firme affinché Nicole Minetti, la consigliera regionale indagata nel caso Ruby per favoreggiamento della prostituzione, si dimetta.

Le sottoscrizioni racconta Sara Giudice, 25 anni, consigliera di zona per il Pdl a Milano e ideatrice dell'iniziativa "sono già un migliaio e rappresentano un malcontento diffuso, sono il segnale che la base si risveglia: é la gente normale, che ha creduto e crede in un progetto, che ora ha bisogno di conferme".

"Se io da sola esprimo la mia contrarietà, non arrivo da nessuna parte – continua Sara Giudice - se invece ci esprimiamo in molti, dimostriamo che il malcontento non è cosa isolata. In tanti mi hanno chiesto 'che cosa speri di ottenere con questa raccolta di firme?'. Lo so, ne sono cosciente, ma se nessuno inizia, se nessuno si muove, non si riescono mai a cambiare le cose".

Non sembra, invece, provare nessun imbarazzo per il coinvolgimento di Nicole Minetti nella vicenda Ruby  il coordinatore regionale del Pdl, Guido Podestà. "Questa persona rappresenta se stessa. I giovani del Pdl sono un'altra cosa", ha replicato il coordinatore lombardo del Popolo delle Libertà, Guido Podestà, commentando la raccolta di firme contro Nicole Minetti avviata da una consigliera di zona milanese del Pdl, Sara Giudice.

"Non ci sono casi dimostrati" ha spiegato Podestà che ha sottolineato: "La presunzione di innocenza, è un concetto fondamentale. La nostra Costituzione dice con chiarezze che una persona è innocente fino a quando una sentenza non possa in giudicato. E' gravissimo - ha concluso - se viene messo in dubbio questo principio fondamentale di civiltà".

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