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Imu, Pisapia si affida al parlamento. L'opposizione promette battaglia

La giunta compatta: "I deputati correggano il decreto, il governo deve mantenere la promessa del rimborso integrale". L'opposizione: "I soldi li trovi il sindaco"

La giunta di Milano conferma la linea sull'Imu: affidarsi al parlamento e ai parlamentari per correggere la decisione del governo di rimborsare la seconda rata ai comuni (in modo che i cittadini non paghino), ma di limitarsi al 600% dell'eccedente dall'aliquota standard. Cosa che farebbe pagare ai milanesi, entro il 16 gennaio, circa 44 milioni di euro, corrispondenti al 40% del ritocco fino al 6 per mille deciso dalla stessa giunta di recente.

Domenica una riunione di giunta, per dettare la linea ("Nessuna furbizia nell'aumento dell'Imu", afferma l'assessore al bilancio Francesca Balzani) e ribadire che, a questo punto, soltanto gli emendamenti dal parlamento possono correggere la decisione governativa. D'altra parte il deputato del Pd Emanuele Fiano si è già detto pronto a lavorare in tal senso.

Il centrodestra intanto si organizza in vista della discussione dell'assestamento di bilancio, come riferisce il "Corriere". E promette una battaglia durissima a meno che il comune non trovi i soldi che i milanesi dovrebbero pagare. Fabrizio De Pasquale (Forza Italia) annuncia "una marea di emendamenti" per evitare che "questi 44 milioni di mini-Imu siano scaricati sui milanesi". E Riccardo De Corato (Fdi) promette di essere pronto a restare "in aula fino a Natale".

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