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"Illegalità nelle occupazioni abusive"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

"Qualche giorno fa una tv locale ha trasmesso una intervista agli occupanti abusivi di uno stabile di via Oglio, a Milano,

La trasmissione di fatto era un grande spot per l'illegalità, dove la pratica della occupazione abusiva veniva sbandierata e propagandata in flagranza di reato, come cosa buona e giusta, senza nemmeno un contraddittorio. E oggi il "salto di qualità" che qualcuno vuol far fare alle occupazioni abusive è prorpio questo: farle passare da atti illeciti ad azioni "normali" e "buone", di cui fare propaganda tranquillamente perfino sui giornali e la TV.

Fra le persone presenti nello stabile occupato e intervistate dalla TV, c'era anche l'avvocato del collettivo. Un certo Brambilla Alessandro Pisoni, il quale, oltre ad essere avvocato e fiancheggiatore degli abusivi, si è dichiarato anche membro della commissione comunale per l'assegnazione degli alloggi nelle case popolari.

Ora, che un avvocato difenda della gente che commette reati, passi (anche Al Capone aveva degli avvocati). Ma che sia anche membro di una commissione istituzionale è veramente troppo! Beninteso un avvocato può anche difendere dei delinquenti. Ma non può difendere il delitto in sè , cioè il reato di occupazione abusiva di per se stesso, esaltandolo come cosa normale.

Ma c'è di peggio. Gli intervistati asserivano che in certi casi erano le stesse persone istituzionali (consiglieri di zona, consiglieri comunali, addetti ai servizi sociali) ad indirizzare cittadini con problemi abitativi verso abitazioni occupate.

Se fosse vero, sarebbe gravissimo (anche se già era grave l' occupazione abusiva in sè). E la magistratra milanese, sempre pronta ad aprire inchieste sulla corruzione, ne aprirà anche verso queste forme di associazione a delinquere? Oppure il fatto che di tratta di reati "di sinistra" e lagati a centri sociali e collettivi rossi, vorrà dire che tutto verrà silenziato?

A parte l' occupazione abusiva, ci sono altre considerazioni che fanno capire come siano aberranti queste logiche di illegalità:

  • Chi decide quali case occupare e quali non occupare? Un gruppetto di individui che si autoproclamano "rappresentanti del popolo"? Non è la stessa logica delle dittature fasciste e della mafia?
  • Come fanno questi occupanti a conoscere lo stato sono delle case che occupano (se sono piene o vuote, o fallimenti o non fallimenti)? Chi dà loro informazioni in merito? Se qualcuno conosce queste informazioni (che dovrebbero rimanere riservate) è giusto che le divulghi a fini criminali?
  • Chi decide quali persone mettere in questi edifici occupati? Chi gestisce queste graduatorie-ombra degli abusivi? C'è la possibilità di fare ricorso? O è tutto affidato alla "giustizia" di un gruppo di dittatori?
  • Alla segreteria dell' assessorato alla casa del Comune di Milano stamattina mi hanno detto che gli occupanti di via Oglio "provengono tutti dalle liste di attesa per le case comunali". Ma come fa la segreteria dell'assessore ad avere questa informazione? Ha anche le liste degli occupanti abusivi, per sapere se fanno parte delle liste ufficiali?
  • L' avvocato degli abusivi mi ha detto che l'illegalità è giustificata dallo Stato di Necessità. Gli ho risposto che a questo punto lo stato di necessità potrebbe giustificare anche l'espropriazione della sua casa o dei suoi soldi. Perché no?
  • Di tutte le 23.000 persone in attesa per alloggi popolari, solo un centinaio è entrato nello stabile di via Oglio. E le altre 29.900? Quindi non è vero che l'occupazione abbia sanato lo "stato di necessità". La maggior parte della gente è ancora in stato di necessità (magari anche peggiore di quelli che sono finiti nelle case occupate), con in più la beffa di vedersi scavalcati da gente disonesta. Da questo si vede che l'occupazione abusiva non risolve alcun problema, ma crea solo discriminazioni e prevaricazioni.

Infine vorrei far notare che è una menzogna affermare che certi problemi si possono risolvere solo con l' illegalità (come i collettivi vorrebbero farci credere).

La storia è piena di personaggi che hanno aiutato migliaia di persone, ma non hanno mai rubato neanche uno spillo. Si va da don Bosco, a San Francesco, a Madre Teresa di Calcutta. E, se vogliamo stare a Milano, basti pensare a Fratel Ettore, che operava nella zone della stazione centrale, soccorrendo generazioni di senza tetto, ospietate sotto gli scali ferroviari (ma mai con occupazioni abusive)...

Io penso che l' illegalità non sia una necessità, ma una scelta precisa di queste per sone, che da sempre preferiscono i metodi illegali e antagonisti, perchè è nel loro "stile". Stile di prepotenza e disonestà".

Angelo Mandelli

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