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Governo, l'ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese "promossa" a ministro dell'Interno

E' l'elemento forse più di discontinuità tra il primo e il secondo governo Conte: sostituisce Matteo Salvini

L'ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese è il ministro dell'Interno del governo Conte bis (Pd-5 Stelle-LeU). Il suo nome circolava da diversi giorni come "tecnico" prestato al dicastero dell'uscente Matteo Salvini. E ora il suo nome compare ufficialmente nella lista che il presidente del consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha presentato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella salendo al Colle pochi minuti prima delle tre del pomeriggio per sciogliere la riserva sull'incarico.

Governo Conte bis: tutti i ministri

Lamorgese, 65 anni, potentina d'origine, laureata in Giurisprudenza, è stata prefetto di Milano dal mese di febbraio del 2017 al mese di ottobre del 2018, quando le è subentrato Renato Saccone: aveva sostituito Alessandro Marangoni. Conosce già da vicino il Viminale, essendo stata capo di gabinetto del ministero dell'Interno dal 2013 al 2017, subito prima di diventare prefetto a Milano. In precedenza era stata prefetto di Venezia, da dove aveva gestito le operazioni di realizzazione e gestione delle strutture di accoglienza dei migranti in tutto il Veneto.

Suo il compito di succedere a Matteo Salvini. Da un ministro "assolutamente" politico, dunque, a un ministro "assolutamente" tecnico, per quello che è (senza ombra di dubbio) il maggior punto di discontinuità dal primo al secondo governo Conte. 

I milanesi e i lombardi

Tra gli altri ministri troviamo altri due "milanesi" e "lombardi". Il primo nome è quello di Lorenzo Guerini, ex presidente della Provincia di Lodi e alto dirigente del partito Democratico, scelto come ministro della Difesa. Il secondo è quello di Elena Bonetti, anche lei del Partito Democratico, scelta per guidare il dicastero della Famiglia e delle Pari Opportunità: 43 anni, mantovana, insegna analisi matematica all'Università degli Studi di Milano.

Non saranno più ministri i milanesi Alberto Bonisoli (direttore della Naba) e Marco Bussetti (già nel Provveditorato agli Studi di Milano). Il primo, del Movimento 5 Stelle, è stato sostituito ai Beni Culturali dall'esponente del Pd Dario Franceschini; il secondo, della Lega, è invece stato sostituito da Lorenzo Fioramonti (5 Stelle), che era stato il vice di Bussetti nel primo governo Conte. 

Sala: «Il governo non si dimentichi del nord»

Ed è arrivato un primo commento del sindaco di Milano Beppe Sala: «Il nuovo governo non si dimentichi del nord - ha detto il primo cittadino - se sarà troppo a trazione centro-sud, il rischio è quello di suscitare simpatie leghiste», anche se non ha mancato di evidenziare che «la Lega, per il nord, non ha fatto nulla». E sul governo formato dall'alleanza Pd-5 Stelle si è dichiarato a favore: «In tempi non sospetti ho parlato di ipotesi di convergenza tra questi due partiti, pur sapendo che alcune differenze ci sono. E' un'operazione necessaria, andiamo avanti con velocità».

Sulla nomina di Luciana Lamorgese a ministro dell'Interno, Sala ha commentato che «è una scelta positiva».

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