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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fli, Landi lascia il partito: no al verticismo o aperture al Pd

L'assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna lascia Futuro e Libertà e torna al Pdl. "Ho fatto una scelta radicale- dice- sono stato tra i primissimi ad aderire e sono il primo ad uscirne". Due sono le motivazioni che spiega oggi alla stampa

Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla Salute, ha abbandonato Fli per tornare in Pdl, finiano della prima ora, era stato il primo ad aderire a Fini e dichiara alla stampa " Ho fatto una scelta radicale - ha detto - una scelta di coscienza, sono stato tra i primissimi ad aderire a Futuro e Libertà, e sono il primo ad uscirne". Inoltre dice  "Avevo aderito a Fli per contribuire in una logica di rifondazione e miglioramento del centrodestra e per contribuire a quella moralizzazione necessaria entro quell'area di consenso. Questa vocazione è stata tradita".

Due sono le motivazioni principali, spiegate oggi alla stampa, che hanno spinto Landi a questo gesto, la prima è la possibile apertura di Futuro e Libertà e di un probabile terzo polo anche al centrosinistra con il Pd come si starebbe delineando nello scenario milanese con la possibile candidatura dell'ex sindaco Gabriele Albertini. "Sono contrario a decisioni che anche a Milano vengano prese a Roma - ha detto Landi di Chiavenna - cooptando figure che rappresentano un percorso politico che non ho mai condiviso, in una logica terzopolista. La candidatura di Gabriele Albertini o di qualunque altro esponente potrebbe compromettere l'esito elettorale a favore di Letizia Moratti, esponendo la città al rischio della formazione della sinistra e, nello specifico, della sinistra radicale. Milano non può correre questo rischio". Quindi per lui, ci potrebbero essere possibili ricadute dannose per quanto riguarda la candidatura del sindaco Moratti e per il risultato elettorale del centrodestra.

La seconda riguarda invece il cosiddetto "verticismo" con il quale il partito ha nominato alcuni responsabili locali, a partire da Manfredi Palmeri, responsabile per la prossima campagna elettorale a Milano e recentemente nominato da Gianfranco Fini, e Roberto Rosso, coordinatore Fli in Piemonte. Dice Landi "Fli si era posto come forza politica contraria a ogni carrierismo nelle scelte politiche, ma avverto che anche a Milano questo principio fondamentale è in fase di accreditamento. Qualcuno, bypassando i vertici locali, è andato ad accreditarsi direttamente a Roma e poi ha imposto queste scelte sul territorio. Ho la sensazione che anche in Fli si affermino scelte verticistiche, legate a satrapie e a quel correntismo che avremmo invece dovuto contrastare".

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