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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Greco / Via Antoine Watteau

Leoncavallo, sul tavolo di Pisapia la regolarizzazione?

"Repubblica" anticipa il possibile "lieto fine" della vicenda trentennale dello storico centro sociale, ma Romano La Russa non ci sta: "Passano all'incasso"

Nuove voci negli ultimi giorni sul Leoncavallo, l'ormai storico centro sociale (oggi denominato spazio pubblico autogestito) "simbolo" nazionale e punto di riferimento milanese del mondo dell'autonomia. E' stata La Repubblica a dare il "la": "Entro l'estate sarà forse regolarizzato", ha scritto il quotidiano, spiegando che sarebbe sul tavolo di Pisapia il progetto di farlo diventare uno spazio di 10mila mq a disposizione dei cittadini.

Un progetto non nuovo, MilanoToday se n'era già occupato esattamente un anno fa intervistando Daniele Farina, che oggi è portavoce di Sinistra Ecologia e Libertà a Milano (ed è stato dal 2006 al 2008 deputato di Rifondazione) ma soprattutto è lo storico leader del Leoncavallo.

Il centro sociale, che dal 1994 si è trasferito dalla sede (sgomberata) di via Leoncavallo a quella attuale di via Watteau nel quartiere di Greco, vive da tempo una situazione precaria, costellata di richieste di sgombero che vengono costantemente rinviate (il prossimo appuntamento sarebbe settembre 2011), ma anche sempre maggiori aperture dalla politica.

Circa tre anni fa, l'allora assessore Giovanni Terzi preparò i termini di un accordo tra le associazioni che operano dentro il Leoncavallo e la proprietà dell'ex stamperia di via Watteau (il Gruppo Cabassi): secondo l'accordo, a cui le parti in causa non si sono mai dette contrarie, le associazioni pagherebbero un affitto inferiore al mercato e in cambio il gruppo Cabassi otterrebbe (a costo zero per il Comune) il diritto a costruire in un'altra zona della città, grazie al meccanismo della perequazione.

A questo accordo però parte della vecchia maggioranza s'era sempre opposta. Ora che il "vento" è cambiato, i leoncavallini sperano evidentemente di assicurarsi entro l'estate la "legalizzazione". Come ricordava a MilanoToday Daniele Farina, infatti, le programmazioni sono difficili con la spada di damocle del possibile sgombero.

L'assessore regionale del Pdl (ex An) Romano La Russa ieri ha risposto duramente all'ipotesi: "Il Leoncavallo passa all'incasso - ha detto - con finanziamenti pubblici a facinorosi che da anni terrorizzano Milano e simpatizzano per i movimenti terroristici, compresi quei criminali che in Val di Susa hanno attentato alla vita delle Forze dell'Ordine. A brindare sarà Daniele Farina, ex leoncavallino doc e oggi portavoce del partito di riferimento del sindaco".

Non si è fatta attendere la risposta di Farina: "Il profilo dell'opposizione di La Russa è ora tra il grottesco e il ridicolo - ha dichiarato - ma non è con l'insulto e la diffamazione che recupererà il consenso perduto".

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