Leoncavallo, Sel contro il Pd: "No a commissione sicurezza"
Sinistra ecologia e libertà non parteciperà alla commissione convocata venerdì con l'audizione dell'ex questore Scarpis: "Accostare sicurezza a Leoncavallo è sbagliato"
Polemiche a sinistra sul Leoncavallo. Sinistra ecologia e libertà ha annunciato che non parteciperà alla commissione sicurezza e coesione sociale, prevista per il pomeriggio di venerdì 6 marzo, con l'audizione dell'ex questore Paolo Scarpis, convocata dal presidente Gabriele Ghezzi (Pd) su pressante richiesta dell'opposizione di centrodestra. Il tema è quello della (contestatissima) delibera con cui si procederà alla permuta tra l'edificio del Leoncavallo (che passerà al comune) e due edifici in via Zama e via Trivulzio (che passeranno ai Cabassi).
Da più parti erano arrivate, a Sel, le richieste a soprassedere dalla protesta, ma il gruppo consiliare a Palazzo Marino non ha voluto cambiare idea. "Per noi è intollerabile - si legge in una nota del gruppo - far passare una connessione tra la questione 'sicurezza' ed il Leoncavallo". Il gruppo di Sel sottolinea anche che Scarpis, quando il Leoncavallo occupò la sede attuale di via Watteau nel 1994, non era ancora nemmeno questore bensì capo di gabinetto: "Ci chiediamo, con tutto il rispetto per lui, su quali aspetti della delibera potrà riferire".
Lo stesso Ghezzi aveva stigmatizzato la decisione di Sel affermando che "la commissione di venerdì rimane l'occasione più coerente per affermare e ribadire ciò che Sel asserisce e che condivido, cioè che la delibera cosiddetta del Leoncavallo è poco attinente rispetto al tema della sicurezza". Ghezzi aveva poi sottolineato che la commissione si chiama sì "sicurezza", ma anche "coesione sociale", e le forze dell'ordine hanno, sulla coesione, "un ruolo sociale efficace".