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Anniversario Trattati di Roma, la Lombardia: «Invitare anche Putin»

Approvata in consiglio regionale una mozione della Lista Maroni. La Lega Nord ha appena stretto un patto di cinque anni con il partito Russia Unita di Putin

Invitare Vladimir Putin, presidente della Federazione russa, alle celebrazioni che si svolgeranno il 25 marzo 2017 per i sessant'anni dei Trattati di Roma (1957), ovvero la Cee (Comunità economica europea) e la Ceea (energia atomica), che insieme alla Ceca (carbone e acciaio) di qualche anno prima sono istitutivi dell'attuale Unione Europea.

La richiesta parte dal consiglio regionale lombardo con una mozione presentata da Stefano Bruno Galli (Lista Maroni) e approvata durante la seduta del 7 marzo con i voti del centrodestra e del Movimento 5 Stelle, mentre l'opposizione di centrosinistra (Partito Democratico, Patto Civico e Sinistra Ecologia Libertà) non ha partecipato al voto. 

La mozione chiede che il presidente della Lombardia Roberto Maroni si attivi perché le diplomazie invitino Putin all'evento. Tra le ragioni elencate, la valutazione secondo cui sarebbe utile, per i proponenti, che «i governi, gli Stati europei e le stesse istituzioni comunitarie intrattengano rapporti meno conflittuali e maggiormente dialoganti con la Russia». Nel testo della mozione si richiama anche l'esigenza di «migliorare i rapporti con la Federazione russa al fine di arginare e combattere il terrorismo islamico». 

Ma l'idea che guida i proponenti, pur tra le righe del testo, è chiara: creare un legame più stretto tra la Russia e i Paesi europei, coerente con l'impostazione di politica estera in particolare della Lega Nord e del Movimento 5 Stelle, ma anche dei partiti di centrodestra. Il Carroccio, il 6 marzo, ha firmato un patto di collaborazione per cinque anni con il partito Russia Unita, quello di Putin, che dal 2001, anno di fondazione, governa ininterrottamente. Secondo il patto, la Lega Nord si consulterà con Russia Unita per scambiarsi "informazioni" sui temi d'attualità e sulle relazioni internazionali. 

Da una parte, quindi, Salvini stringe accordi col partito di Putin. Dall'altra la Regione Lombardia vuole che Putin sia ospite per festeggiare i Trattati che istituirono l'unità (all'epoca non ancora politica) dell'Europa: e Iari Colla, consigliere regionale lombardo della Lega Nord, commenta che «le celebrazioni dei Trattati di Roma sono l'occasione per trasformare l'ennesima sterile festa dell'Unione in un avvenimento foriero di nuove prospettive politiche». Quali possano essere queste prospettive politiche lo suggeriva ad esempio, nell'estate del 2016, Sergey Karaganov, consigliere di Putin per difesa e politica estera, in una intervista alla testata tedesca Der Spiegel: «Vogliamo essere il cuore di una più grande Eurasia, una regione di pace e cooperazione. Il subcontinente dell'Europa sarà a sua volta compreso in questa Eurasia». 

Inevitabile il dissenso del centrosinistra. Per Alessandro Alfieri, segretario regionale del Partito Democratico, la mozione «ha il sapore propagandistico. Ricordo che Putin non rispetta i valori sui quali si basa l'Unione europea, quindi non ha senso invitarlo».

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