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Lombardia a Statuto speciale, spacco tra Lega Nord e Ncd

Ncd (Nuovo centrodestra) non era d'accordo, e' mancato per tre volte il numero legale e la seduta e' stata rinviata. "Ti dovresti vergognare", ha urlato il capogruppo della Lega Romeo al presidente Cattaneo (Ncd)

Feroce "lotta" in aula durante il Consiglio regionale lombardo, mercoledì 16 aprile. La maggioranza di centrodestra si e' spaccata su un Ordine del giorno della Lista Maroni, firmato da Lega-Fi-Fdi-Pensionati per chiedere di inserire lo Statuto speciale della Lombardia nelle riforme costituzionali.

Ncd (Nuovo centrodestra) non era d'accordo, e' mancato per tre volte il numero legale e la seduta e' stata rinviata. "Ti dovresti vergognare", ha urlato il capogruppo della Lega Romeo al presidente Raffaele Cattaneo (Ncd), che voleva rinviare la discussione al 29 aprile e non giovedì 17 aprile.

E la minoranza affonda. "La seduta - dichiara Lucia Castellano (capogruppo regionale di Patto civico) - ha visto un traguardo positivo, quello del raggiungimento di un testo comune sulle riforme istituzionali. La Lombardia è riuscita a esprimere una posizione unitaria, riformista e seria. Che poi questo sia arrivato il giorno in cui la maggioranza si è frantumata è solo un elemento ulteriore di preoccupazione sulla condizione di salute del centrodestra lombardo".

"Nel giro di 12 ore - prosegue - abbiamo assistito a una riunione con il presidente Maroni che invitava al fronte comune, allo show con l'asinello dei leghisti, alla mancanza di ben 14 membri della maggioranza e alla chiusura della seduta per mancanza di numero legale". "E' un centrodestra con la testa al rimpasto e alla propaganda. Ed è netta la sensazione che siamo solo al primo atto di una crisi che non fa bene ai lombardi e che continuerà con molti strascichi".

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