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Politica

La doppia anima di Milano: sovranisti in piazza Duomo, proteste in varie zone della città

La manifestazione ha preso il via intorno alle 15 da corso Venezia

Con gli slogan "Porti chiusi", "prima l'Italia" e "basta burocrati" il corteo dell'orgoglio sovranista ha prima sfilato per le vie di Milano e poi è arrivato in Piazza Duomo. Migliaia di persone si sono radunate davanti alla cattedrale dove è stato allestito il palco dove sono saliti i leader dei partiti populisti europei e infine Matteo Salvini. Il leader del Carroccio alla fine del suo discorso ha preso in mano un rosario e ha dichiarato: ""Mi affido al cuore immacolato di Maria che ci porterà alla vittoria", un gesto che ricorda quello della fine della campagna elettorale del 2018 per le elezioni politiche quando — sempre in Piazza Duomo a Milano— aveva giurato sul vangelo.

Mentre il vicepremier parlava dal palco, un gruppo di contestatori è arrivato vicino al comizio. Chiuso dalle transenne e circondato dalla polizia, un centinaio di persone ha fischiato Salvini. I contestatori si sono posizionati alla sinistra dell cattedrale e in fondo alla Piazza, dove hanno urlato: "Vergogna, bugiardo". Non ci sono stati particolari momenti di tensione con le forze dell'ordine. Non solo: mentre sul palco stavano parlando i leader sovranisti due persone (una vestita da Zorro) hanno srotolato uno striscione con la scritta 'Restiamo umani - Stay human' da un palazzo di Piazza Duomo, proprio di fronte al palco.

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Foto - Lo striscione in Piazza Duomo (foto Gli stati Generali/Fb)

I contestatori: "Ci hanno strappato gli striscioni"

All'inizio della manifestazione dei sovranisti in Piazza Duomo alcuni giovani contestatori, per lo più ragazze di vent'anni, sono state avvicinate dai militanti leghisti che hanno cercato di impedire loro di esporre i loro cartelli. A raccontarlo al termine della manifestazione all'agenzia Adnkronos è Ilaria Monti, 23 anni, che ha in mano il suo cartello rimesso insieme con lo scotch, con scritto: "Anche noi siamo stati migranti". Anche un altro cartello, con la scritta "Milano città aperta", è stato strappato e buttato. Ma Ilaria spiega anche: "Hanno smesso quando è arrivata la polizia a coprirci e difenderci". A una delle ragazze del gruppo sono stati chiesti i documenti. Per il resto del tempo, i contestatori sono stati circondati dagli agenti per evitare scontri.

Salvini: "Qui oggi non fascisti e ultradestra ma buonsenso"

"In questa piazza non ci sono fascisti, razzisti, fascisti. La differenza è tra chi guarda e parla di futuro e chi invece parla di passato perché non ha un'idea di futuro. Qua non c'è l'ultradestra ma il buonsenso", ha detto alla manifestazione Matteo Salvini.

Le Pen: "Manifestazione atto fondatore della nostra rivoluzione"

"Questa manifestazione oggi è l'atto fondatore della rivoluzione pacifica e democratica del risveglio dei nostri popoli". Lo ha detto la leader sovranista francese Marine Le Pen, acapo di Rn, dal palco di Piazza Duomo. "La nuova armonia europea che stiamo costruendo si appoggia sul valore di ogni popolo. La nostra Europa non è quella nata sessanta anni fa, ma è figlia di Atene e Roma, è figlia di contadini e marinai".

Calenda, "Salvini non mi fa paura"

"Io nella tana del lupo? Un lupacchiotto, non esageriamo io sta cosa che c'è la bestia, il lupo, ama mi sembra che il problema è opposto: che c'è poco spessore...". Così Carlo Calenda, fondatore di Siamo Europei replica a chi gli chiede se ha avuto paura ad affrontare la piazza della Lega. "Le persone che ho incontrato sono cittadini che hanno le loro idee e io non ho mai avuto paura dei cittadini in vita mia. Siamo stati mezz'ora a chiacchierare c'è chi mia fatto i complimenti per Industria 4.0 e chi mi ha detto che ho avuto coraggio". 

Gelmini: "A Milano Europa del controsenso"

"Con tutto il rispetto per i manifestanti di Milano, non si può non rilevare che quella eterogenea lista di partiti e partitini europei che hanno aderito alla iniziativa della Lega, più che l'Europa del buonsenso, rappresenta quella del controsenso". Lo afferma la capogruppo di Fi alla Camera, Mariastella Gelmini.

"Con la somma dei soli sovranismi nazionali -aggiunge- non si costruisce una nuova Unione europea e soprattutto non si tutelano gli interessi italiani. La gran parte di quei movimenti è infatti dalla parte del rigore finanziario e non ha nessuna intenzione di farsi carico del problema della redistribuzione dei migranti. L'Europa come sommatoria di egoismi nazionali di piccole patrie non può reggere alle sfide della competizione economica mondiale. Serve un nuovo sovranismo europeo e va costruito a Bruxelles con una nuova alleanza di centrodestra che coinvolga il Partito dei popoli europei, i conservatori e le forze più ragionevoli dei vari sovranismi nazionali che, da sole, non vanno da nessuna parte: fuori da questa possibilità c'è solo la propaganda elettorale".

Tutte le contestazioni contro Salvini

Una festa con i colori del fucsia e dell'oro, simbolo di lotta e liberazione, per scongiurare "il ritorno del nero". Ha preso il via intorno alle 17 la contro manifestazione alla Lega "per dire no al ritorno dei nazionalismi e di ogni forma di fascismo in Europa e nel mondo". Il "Gran gala del futuro" è stato organizzato dal movimento Nonunadimeno insieme alle associazioni antifasciste e alla rete studentesca. Nonostante la pioggia sono state diverse migliaia le persone che hanno sfilato con le bandiere della pace e i tanti cartelli contro il leader del Carroccio Matteo Salvini. Da chi lo ha raffigurato come un moderno Padrino a chi ha invocato "meno muri più ponti" e chi ha chiesto la magia "Fai riapparire i 49 milioni". Da largo Cairoli è arrivata la rivendicazione dello striscione "Restiamo umani" che ha sventolato in piazza Duomo dove Salvini, insieme ai principali leader della destra europea, ha chiuso la sua campagna per le europee.

"Abbiamo deciso di portare in piazza l'altra Milano, quella vera, antifascista e antirazzista. Non ci riconosciamo nei valori dell'estrema destra, in particolare su migranti e donne, e abbiamo un'altra idea di Europa", le parole scelte dagli organizzatori. 

Le iniziative contro il leader leghista sono in corso anche dall'alto: I Sentinelli e Insieme Senza Muri hanno invitato i cittadini a esporre manifesti, cartelloni e striscioni per "dare il benvenuto al ministro e ai suoi ospiti stranieri" facendo ricorso a "dissenso" e "fantasia".

A Palazzo Marino, a pochi passi dal Duomo, invece, l'Anpi ha organizzato - in contemporanea con l'intervento di Salvini - un convegno 'Per un'Italia e un'Europa pienamente antifascista'. La Lega si attende il pienone in piazza Duomo e a sorpresa ci sarà anche Carlo Calenda, fondatore di Siamo Europei, "senza scorta e senza cordoni, pronto a fare un confronto" con il popolo sovranista. Non un fan di Salvini, il quale dal suo account Twitter invita alla partecipazione "Domani insieme facciamo la storia, occorre esserci, alla faccia di tutto e tutti l'Italia rialza la testa!".

Gli striscioni sui balconi di Milano

Striscioni contro Salvini (foto da I Sentinelli/Fb)

"Mi stai sul terrazzo", "Hai bloccato i barconi, non bloccherai i balconi" e ancora "Extrarrestre portalo via", "Meno Salvini più gattini" e "T'aspettano su Marte, viaggia a spese tue". Sono diventate una gara di ironia le "Balconiadi", iniziativa indetta dai Sentinelli di Luca Paladini e da Insieme Senza Muri in risposta all'episodio di Brembate (Bergamo) di lunedì 13 maggio. Proprio in provincia di Bergamo era stato appeso uno striscione dedicato al ministro dell'Interno ("non sei il benvenuto") che era atteso nella cittadina per una manifestazione; lenzuolo fatto togliere su ordine del questore bergamasco Maurizio Auriemma utilizzando un'autoscala dei vigili del fuoco. Episodio che aveva sollevato numerose polemiche.

Manifestazioni a Milano: i mezzi pubblici deviati

Dalle 13 circa fino al termine delle manifestazioni "chiuderemo la stazione M1 e M3 di Duomo su disposizione delle autorità di pubblica sicurezza. Per cambiare linea usate Centrale, Loreto o Cadorna. Per raggiungere piazza del Duomo scendete a Cordusio, San Babila, Montenapoleone o Missori", spiegano dall'Atm.

Non solo: dalle 14 circa sono possibili deviazioni e rallentamenti per alcune linee di superficie. I disagi potrebbero interessare i tram: 1, 2,3, 4, 14, 15, 16, 19, 24, oltre ai bus delle linee 50, 58, 61, 65, 94.

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