"Il ritorno dei militari in città", la Lega avvia una raccolta firme

Visti i recenti episodi di violenza che hanno “tramortito” la città, la Lega Nord ha avviato una raccolta firme per lanciare una petizione popolare sul ritorno dei militari a Milano. Dopo il duplice omicidio di lunedì 10 settembre scorso in Porta Romana e la sparatoria dell'indomani in zona Via Padova.

“La gestione della sicurezza da parte di questa amministrazione è una gestione fallimentare”, spiega il segretario provinciale del Carroccio, Igor Iezzi, convinto che un'inversione di tendenza potrebbe arrivare proprio da pattuglie di militari poste a presidio delle aree più a rischio della città. Ed è proprio per questo che “vogliamo raccogliere migliaia di firme da portare sul tavolo di Pisapia per far capire al sindaco che il problema della sicurezza a Milano è un problema sentito”. Contraddicendo di fatto quanto dichiarato dallo stesso Pisapia dopo il colloquio con il prefetto di questa mattina.

La raccolta firme prenderà il via già a partire dal prossimo fine settimana, ma il momento clou è previsto nel weekend del 20 e 21 ottobre, quando “organizzeremo una cinquantina di gazebo sparsi per la città”.

Nel frattempo, il Carroccio continua la sua battaglia in consiglio comunale. Lo fa presentando una serie di mozioni che rappresentano il “pacchetto sicurezza” targato Lega Nord. Tra le altre proposte, l'istutuzione di un tavolo per la sicurezza in ogni quartiere della città, il ripristino dei nuclei speciali di vigili sui mezzi pubblici più a rischio, la rimessa in vigore delle ordinanze approvate dalla giunta Moratti, il ritorno degli sgomberi dei campi rom e, infine, la creazione di un fondo anti-rapine destinato ai commercianti.

“Da un anno a questa parte - denuncia il consigliere Alessandro Morelli - il capitolo sicurezza è stato derubricato da questa giunta”.