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Politica Sant'Ambrogio / Via Lanzone

«A morte Ciabò»; «Venduti»; «Fascisti». Scritte contro Fli a Milano

La sede di Futuro e Libertà di via Lanzone è stata tempestata in nottata da scritte ingiuriose: dagli insulti a Fini a una minaccia di morte per Barbara Ciabò, esponente milanese

"A morte Ciabò", "Venduti", "Fascisti". Sono queste alcune delle frasi che si comprendono dalle scritte ingiuriose (che hanno in parte coperto la vetrina) comparse nella notte tra il 5 e il 6 febbraio davanti alla sede di Futuro e Libertà di via Lanzone, in zona Sant'Ambrogio, a Milano, in pieno centro città e a ridosso dell’Università Cattolica, a poche centinaia di metri dal Comando della Polizia di Stato di Piazza S. Agostino.

Fli, minacce e insulti a Fini e Ciabò

Vittime dei vandali sia il presidente di Fli e presidente della Camera Gianfranco Fini sia la coordinatrice milanese del partito, Barbara Ciabò. Non pare che tra le frasi - scritte con spray verde - vi sia alcuna rivendicazione particolare, nè "firma". I graffiti ingiuriosi verranno cancellati al più presto. Le forze dell'ordine sono state messe al corrente del "raid". Diverse, infatti, sono le telecamere di sicurezza messe nella zona. 

“Futuro e Libertà Milano, continua le sue battaglie per la trasparenza, contro la corruzione e l’arroganza del potere - commenta la stessa Ciabò in una nota -. Il nostro unico interesse è il bene della collettività a cominciare dai più deboli e dai bisognosi. Ci rendiamo conto che a qualcuno possiamo dare fastidio… se ne faccia una ragione. Noi andiamo avanti e non ci facciamo intimidire”.

 

 

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