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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Moioli indagata: "Aveva conto occulto per le elezioni"

Il fatto emerge da un'informativa del Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano agli atti dell'inchiesta su una presunta truffa da circa un milione e mezzo di euro, tra il 2010 e il 2012, sui fondi destinati a progetti per l'infanzia

Aveva un conto "occulto", intestato a un'altra persona, dove 'dirottare' finanziamenti per la sua campagna elettorale. 

E' questa l'accusa per l'ex assessore alla Famiglia del Comune di Milano, Mariolina Moioli. Il fatto emerge da un'informativa del Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano agli atti dell'inchiesta su una presunta truffa da circa un milione e mezzo di euro, tra il 2010 e il 2012, sui fondi destinati a progetti per l'infanzia.

Nell'informativa della Gdf, depositata assieme ad altre centinaia di pagine di atti e verbali, viene evidenziato "come la Moioli, nel corso della campagna elettorale per le elezioni comunali di Milano del 2011, abbia di fatto avuto la disponibilita' di due distinti rapporti bancari sui quali far confluire finanziamenti a tale precipuo scopo: l'uno alla stessa direttamente riferibile e l'altro formalmente intestato ad un soggetto terzo", Anna Loredana Cassina, imprenditrice e madre di Giulia Pezzoli, ex segretaria dell'assessorato e indagata nell'inchiesta.

Sul conto di Cassina, stando alle analisi della Gdf, sarebbero stati accreditati da alcune societa' circa 55mila euro e poi di questi circa 20.500 sarebbero stati girati sul conto di Moioli. I dati emersi a seguito dell'analisi delle movimentazioni bancarie, scrive la Gdf, "mettono sicuramente in risalto una condotta, da parte della Moioli e del suo 'collaboratore' Mercadante (anche egli indagato, ndr) a dir poco ambigua". 

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