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Moschea, bando il 10 ottobre ma non si conoscono le aree

Il bando per i nuovi luoghi di culto è quasi pronto

Scontro sulla moschea tra maggioranza ed opposizioni, a Milano. Dopo la seduta della commissione urbanistica, martedì pomeriggio, nervi tesi con le opposizioni di centro-destra pronte a scaldare i muscoli sull'argomento.

Lega, Fdi, Forza Italia e Ppi si aspettavano che venissero rivelate le vie interessate dal bando su tre (e non quattro, come finora si pensava) luoghi di culto per religioni diverse da quella cattolica, di cui un'area per una moschea. Ma le strade e le aree non sono state indicate.

Il centrosinistra ribadisce l'importanza che Milano si doti di luoghi di culto trasparenti e accessibili, per difendere la democrazia e anche la sicurezza: ma Patrizia Quartieri (Sel) rileva che forse si è già perso molto tempo: "Importante proseguire, possibilmente accelerando, il percorso per realizzare quei luoghi di culto che tanti milanesi stanno chiedendo da troppo tempo", afferma in una nota dopo la commissione.

Di segno diverso la reazione del centrodestra. Riccardo De Corato (Fdi) accusa la giunta di "prendere in giro" l'opposizione: "Sanno che appena usciranno i nomi delle zone interessate scoppierà la rivoluzione". Non è tenero nemmeno il neocapogruppo di Forza Italia Pietro Tatarella: "La trasparenza e la partecipazione non sono il punto forte di questa amministrazione".

IL BANDO - La giunta, comunque, dovrebbe licenziare il bando nella seduta del 10 ottobre. Poi ci sarebbe una quarantina di giorni per presentare i progetti. Se realmente una sola delle aree scelte dovesse essere destinata a moschea per i musulmani, si aprirebbe il delicato fronte di quale progetto scegliere, giacché è assai probabile che più d'una associazione musulmana partecipi al bando.

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