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Politica Turro / Via Carlo Esterle

Moschea a Milano: il Tar ne sospende una

Si tratta dell'area di via Esterle: ricorso di una associazione non assegnataria

E' bloccata l'assegnazione degli ex bagni pubblici di via Esterle (zona via Padova) ad un centro islamico. Motivo, un ricorso che il Tar ha accolto. La storia: via Esterle è una delle tre aree individuate dal comune di Milano per nuovi luoghi di culto. Se l'era aggiudicata una associazione islamica del Bangladesh, che era risultata prima rispetto alle offerte ricevute da Palazzo Marino. Ma questa associazione ha in corso un contenzioso con il comune di Milano, pertanto all'aggiudicazione definitiva è risultata perdente, in favore della Casa della cultura islamica di via Padova.

L'associazione sconfitta in extremis ha presentato ricorso: il Tar non si è ancora espresso ma, intanto, ha accolto la sospensiva, ordinando quindi al comune di Milano lo "stop" per l'area di via Esterle. Questo non obbliga tout court Palazzo Marino a fermarsi anche sulle altre due aree (l'ex Palasharp, che andrebbe al Caim islamico, e un'area a Rogoredo, che andrebbe ad un'associazione protestante dello Sri Lanka). Pierfrancesco Majorino, assessore al welfare, vorrebbe "chiudere" l'assegnazione almeno dell'ex Palasharp, e così Sinistra ecologia e libertà che invita la giunta a procedere senza indugio.

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